19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Europee 2019

Maurizio Martina contro i nazionalismi vuole un «movimento del popolo»

Congresso PD per raccogliere adesioni dei «partigiani dell'Europa»: Bisogna muovere le energie presenti nel Paese e metterle insieme in vista delle elezioni europee

Maurizio Martina, candidato alla Segreteria PD
Maurizio Martina, candidato alla Segreteria PD Foto: ANSA

ROMA - «Io credo che il contributo di Calenda, di tanti sindaci e di tante personalità sia la via giusta. È un contributo che va nella direzione che abbiamo sempre auspicato. Bisogna muovere le energie presenti nel Paese e metterle insieme in vista delle elezioni europee contro il rischio di nuovi nazionalismi. L'idea di uno sforzo plurale e unitario come quello che viene proposto dal manifesto è giusta. E penso che il Pd debba fare la propria parte: farà bene a essere della partita, giocando un ruolo da protagonista». Così Maurizio Martina. candidato alla segreteria del Pd, in un'intervista al Corriere della sera commenta l'annuncio di Carlo Calenda di una lista unitaria per le elezioni Europee a sostegno del Pd.

I partigiani dell'Europa

«Noi dobbiamo dare un segnale all'Italia e per farlo un progetto unitario come quello che viene proposto segna una novità che gli italiani possono accogliere bene. Poi è giusto far vivere questo progetto a partire dalle prossime settimane, anche usando il congresso del Pd, le primarie, per radicarlo il più possibile. E infatti ho proposto che il tre marzo, giorno delle primarie, nei gazebo del Pd si raccolgano anche le adesioni dei cittadini volontari per la nuova Europa. I partigiani dell'Europa li ho chiamati io - spiega Martina -. Con il manifesto dobbiamo costruire anche una squadra di migliaia di persone pronte a fare campagna elettorale con noi».

Sì alla proposta di Romano Prodi

Secondo il candidato alla segreteria del Pd «Noi possiamo utilizzare la convenzione nazionale del due febbraio con i tre candidati che verranno selezionati dai circoli per iniziare questo lavoro e poi possiamo andare alle primarie con questa operazione. E io ho detto sì anche alla proposta di Romano Prodi di mettere le bandiere europee a fine marzo in una grande giornata per l'Europa».

Europeisti contro sovranisti

Insomma europeisti contro sovranisti, secondo lei questa è la sfida del 26 maggio. «Bisogna far viaggiare queste idee nel Paese. Dobbiamo rendere consapevole l'Italia della sfida che abbiamo davanti, che è una sfida molto importante. E il Pd può essere uno dei motori principali che si accendono per mandare in porto questa operazione», risponde Martina secondo il quale bisogna coinvolgere quante più persone possibile: «Io penso che adesso noi dobbiamo far viaggiare le idee di questo manifesto nel Paese e raccogliere tutte le adesioni possibili, tutti i singoli, le associazioni, le liste civiche, i movimenti che condividano i contenuti di questo progetto. E poi, passo passo, andremo avanti. Ora dobbiamo unire tutte le persone che dicono sì alla nuova Europa mentre Lega e Cinque Stelle vogliono distruggere l'Europa. Non mi metterei a fare un ragionamento politicista collegato solo ai soggetti organizzati a Roma, lavorerei tantissimo nel Paese e per questo propongo di raccogliere le adesioni dei cittadini nei gazebo. Deve essere un movimento di popolo che cresce nella società e nei territori, non un'intesa di vertice».