19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Non si spegne la rivalità tra i due campioni

Lo sfottò di Marc Marquez: «Chi non salta Rossi è». Poi fa retromarcia

Il campione del mondo si fa coinvolgere dagli slogan contro Valentino dei suoi tifosi durante la festa nella sua città natale di Cervera. Ma ai microfoni dei giornalisti i toni si abbassano: «Il nostro duello è stato rispettoso e pulito»

Marc Marquez festeggia il quinto titolo mondiale
Marc Marquez festeggia il quinto titolo mondiale Foto: Michelin

CERVERA«Bote, bote, bote, Rossi el que no bote». Ovvero, tradotto in italiano: «Chi non salta Rossi è». A questo grido oltre seimila tifosi di Marc Marquez, immortalati dalle telecamere del più grande quotidiano sportivo spagnolo Marca, hanno festeggiato sabato scorso nella sua città natale di Cervera il quinto titolo mondiale del loro beniamino. È bastato un timido incoraggiamento da parte dello speaker perché tra il pubblico si scatenasse la ola, a cui alla fine, pur mostrandosi restio, ha deciso di partecipare tra le risate pure lo stesso padrone di casa. «Mi state facendo fare un casino, vedrete domani cosa dirà la stampa», ha scherzato Magic Marc. E aveva ragione. Perché questo gesto, per quanto goliardico non troppo rispettoso del suo illustre avversario, non ha fatto altro che riaccendere la rivalità tra Marquez e Valentino Rossi. Che in questi mesi, a dispetto delle dichiarazioni di facciata e delle strette di mano a favore di telecamera, in realtà è continuata a covare sotto la cenere.

A microfoni accesi
Ma siccome la priorità di tutto il mondo della MotoGP, a partire dagli organizzatori della Dorna, è quella di abbassare i toni, per evitare l'esplosione di nuove guerre come quella di fine 2015, nelle interviste di rito rilasciate ai giornalisti a margine dell'evento lo stesso campione del mondo ha utilizzato toni ben più concilianti nei confronti del fenomeno di Tavullia. «Con Rossi è andata bene professionalmente. Ci siamo rispettati e in questa stagione abbiamo duellato diverse volte corpo a corpo, ma sempre in modo pulito», ha dichiarato il portacolori della Honda all'altro quotidiano sportivo spagnolo As. Marquez non esita ad inserire Valentino anche nel novero degli avversari che teme di più per la prossima stagione: «Sicuramente Lorenzo, Rossi, Vinales e, naturalmente, il mio compagno Dani Pedrosa. Però il prossimo campionato è un'incognita, perché nel nostro caso abbiamo già testato la nuova moto, che ha risposto a un buon livello, ma dobbiamo migliorare e lavorare sodo per arrivare a febbraio con buone prestazioni». Si prospetta un altro Mondiale duro, come del resto lo è stato anche quello appena concluso: «Forse questo è stato il più lavorato e sofferto. Dei titoli vinti è quello in cui mi sono divertito meno. Ho sofferto molto perché c’è stato un momento nel pre-campionato in cui vincere per noi sembrava impossibile. Poi sono tornato a soffrire, perché volevo andare sempre al 100%, ma invece ho dovuto gestire la situazione».