25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Il vecchio e il nuovo della Rossa

Montezemolo, Marchionne, Alonso: guerra di parole sulla Ferrari

Polemiche a distanza tra gli ex e gli attuali rappresentanti del Cavallino rampante. «Ci sono talenti fenomenali in squadra», afferma il presidente in caria. «Sì, li ho assunti io», ribatte sarcasticamente il suo predecessore

Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo
Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo Foto: Ferrari

ROMA – Ci ha provato a glissare le pressanti domande dei giornalisti Luca Cordero di Montezemolo, che questo weekend si è fatto vedere a Rio de Janeiro, durante le prime giornate delle Olimpiadi 2016, nel suo nuovo ruolo di presidente del comitato promotore di Roma 2024. «Voglio bene alla Ferrari, la cosa migliore è non dire tante cose e fare silenzio», le sue (poche) parole a telecamere e microfoni accesi. Poi, però, incontrando privatamente in sala stampa l'amico Leo Turrini, qualche commento più tagliente l'ex numero uno della Rossa se l'è lasciato scappare: «Della Ferrari da Gran Premio non parlo – le dichiarazioni riportate dal giornalista del Quotidiano nazionale – se non per dire che mi fa piacere Marchionne sostenga che all'interno della azienda ci sono risorse umane formidabili. Infatti c'erano anche due anni fa, trattandosi di tutta gente che ho assunto io».

La difesa di Sergio Marchionne
Una polemica, manco troppo velata, che si riferisce alle ultime decisioni del suo successore Sergio Marchionne sulla strategia da imprimere al reparto tecnico di Maranello. Un nuovo direttore tecnico per sostituire il partente James Allison non serve cercarlo all'esterno, ha spiegato il manager italo-canadese, perché la Ferrari ha già in pancia «dei talenti fenomenali», dunque sostenere che abbia bisogno di «una trasfusione di intelligenze tecniche è eccessivo». Per un Marchionne che difende la squadra, insomma, c'è un Montezemolo che ne rivendica la paternità. E poi, però, a sommergere questo fiume di parole, più forte di qualunque schermaglia verbale a distanza, c'è l'insindacabile verdetto della pista: questa Ferrari è ormai condannata al ruolo di terza forza del Mondiale, dietro alla solita Mercedes e anche alla rimontante Red Bull. «Stavamo davanti al loro, ora loro sono davanti a noi – ha tagliato corto Kimi Raikkonen, che proprio questa domenica in Toscana ha sposato la sua Minttu Virtanen – Ci ha fatto un po' male, ma miglioreremo».

Le promesse di battaglia di Fernando Alonso
Il controsorpasso ai bibitari non sembra tutto sommato fuori dalla portata della Scuderia, nemmeno ai più pessimisti. Ma per interrompere il dominio delle Frecce d'argento serve qualcosa di più. Magari l'aiutino del regolamento, che dal prossimo anno rivoluzionerà aerodinamica, telaio e gomme proprio con l'obiettivo di ribaltare i rapporti di forza. Secondo l'ex ferrarista Fernando Alonso «è importante che la F1 si dia delle nuove regole, perché ad oggi il pacchetto complessivo della Mercedes è eccellente – ha dichiarato alla rivista tedesca Auto Motor und Sport – Il regolamento 2017 dà speranza a tutti, altrimenti la Mercedes avrebbe solo continuato ad amministrare il suo vantaggio». Il 35enne spagnolo, è chiaro, spera che ad approfittarne non sia la Ferrari, bensì la sua McLaren-Honda: «Non gioisco dei guai della Rossa – ribadisce – Me ne sono andato perché era il momento di farlo, non avevo più nulla da fare lì, ma la Ferrari è un team grandioso e ho passato un bel periodo lì. Ma per il futuro bisognerà avere sotto al sedere una Mercedes o una McLaren-Honda». È in arrivo un nuovo avversario per il team italiano?