«Il crollo di Genova non è una tragica fatalità»: in Parlamento la rabbia di Toninelli
Il ministro delle Infrastrutture ha riferito davanti alle commissioni riunite Ambiente di Camera e Senato sul crollo del Ponte Morandi
ROMA - Il crollo del ponte Morandi a Genova «non è dovuto a una tragica casualità. Ma è un evento che conferma drammaticamente quello che questo governo e questo ministero hanno sostenuto fin dal loro insediamento. Nelle linee programmatiche lo scrivemmo chiaramente: la prima vera grande opera di cui ha bisogno questo Paese è un imponente e organico piano di manutenzione ordinaria e straordinaria del nostro territorio e delle nostre infrastrutture esistenti». Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, riferendo, davanti alle commissioni riunite Ambiente di Camera e Senato, sul crollo del Ponte Morandi. «Bisogna smettere di inseguire le emergenze e bisogna ricominciare a programmare gli interventi per evitare che eventi di questo genere vengano a determinarsi» ha sottolineato. «Stiamo parlando di interventi pianificati e continui, un'azione che magari non ha grande visibilità, non accende dibattiti e non porta voti, come invece succede con cattedrali nel deserto tipo il Ponte sullo Stretto».
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