Fratoianni chiude la porta in faccia a Renzi. Ma resta ancora l'asso nella manica: Fassino
Sinistra italiana è disponibile a incontrare il messaggero inviato dal Pd, Piero Fassino, ma chiarisce che non ci sono margini per un'alleanza
ROMA - Sinistra italiana è disponibile a incontrare Piero Fassino, il "mediatore" scelto dal Partito democratico per la trattativa con le forze di sinistra in vista delle elezioni: lo ha detto il segretario di Si, Nicola Fratoianni. «Un incontro non si nega a nessuno, è anche una questione di cortesia. Però sorprende che dopo quattro anni nei quali hanno governato con la destra, hanno fatto le peggiori riforme, ci hanno chiamato gufi, rosiconi, partitino del 3 per cento, irrilevanti, una lunga serie di appellativi non proprio edificanti, oggi vogliano tutti incontrarci, incontrare altre forze della sinistra per costruire una coalizione. Ma lo fanno mentre rivendicano la bontà, l'efficacia di riforme che hanno reso perfino impronunciabile quella parola, la coalizione».
Fratoianni: Il tempo è scaduto
«Non ci si può alleare con la sinistra - ha spiegato - e rivendicare l'efficacia del Jobs act, della Buona scuola, dello Sblocca Italia. L'ho detto in tutte le salse: si cancelli in un programma elettorale condiviso il Jobs act, la Buona scuola, lo Sblocca Italia. Si parta da qui e poi cominciamo a discutere. La verità è che il tempo è scaduto. Ognuno farà le sue scelte, noi l'abbiamo già fatta insieme ad altre forze della sinistra, altre forze politiche e civiche, per dare vita a una proposta pol el di una sinistra alternativa ai poli esistenti, autonoma e capace di determinare una proposta che sia una radicale inversione di rotta rispetto alle scelte di questi anni».
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