26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Caos a sinistra

Pd, Emiliano sfida Renzi: questa è casa mia, nessuno può cacciarmi via

A sorpresa il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha deciso di correre per la segreteria del Pd. Orfini: congresso è iniziato, spero Rossi e Speranza ci ripensino

ROMA - "Mi candido alla segreteria del Pd perché questa è casa mia, è casa nostra e nessuno può cacciarmi o cacciarci via": a sorpresa il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha deciso di correre per la segreteria del Pd, e il giorno dopo in un'intervista al Corriere della Sera ha sottolineato: "Rimango perché ho visto che Renzi era felice che me ne andassi. Allora mi sono detto che stavo sbagliando tutto. Il campo di battaglia è il Pd".

Orfini: "Nessuno era ed è felice della scissione"
Sono toccate a Matteo Orfini le conclusioni alla direzione nazionale del Partito democratico, nella sede di Largo del Nazareno. Secondo il reggente del Pd l'annuncio di Emiliano dà inizio al Congresso nazionale: "Nessuno era ed è felice della scissione, tanto che lavoreremo fino all'ultimo minuto, per evitare l'uscita anche di un solo compagno, perché chiunque se ne va è un dolore per tutti noi, per quelli che restano e secondo me anche per quelli che se ne vanno». Orfini, segretario ad interim del partito da quando Renzi si è dimesso, si è augurato in un'intervista alla Stampa di riportare sui loro passi anche Enrico Rossi e Roberto Speranza.

Rossi: "Emiliano ha scelto la via dell'asino"
Sulla scelta di Emiliano di rimanere nel Pd e candidarsi alla segreteria, il presidente della Regione Toscana Rossi ha detto: "Io ho scelto di seguire la strada dritta, Emiliano quella dell'asino». Entrando alla direzione nazionale del Pd, l'eurodeputata Simona Bonafé, ha commentato: "La parola scissione mi fa male. Spero che anche gli altri ci ripensino, spero proprio di sì".

Renzi l'americano: "Il futuro, prima o poi, torna"
E dal suo blog l'ex premier Matteo Renzi, che si trova in viaggio in California, ha detto: "Il futuro, prima o poi, torna. E allora facciamoci trovare pronti: anziché litigare sul niente, proviamo a imparare da chi sta costruendo il domani prima degli altri", convinti che "non si possa vivere nella paura di tutto, sempre".