19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
La crisi del coronavirus

Sileri: «Il peggio è alle nostre spalle»

Il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, ospite a Domenica In: «Al momento è occupato il 21% delle terapie intensive e il 21% dei reparti di medicina e i numeri stanno scendendo ulteriormente»

Il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri
Il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri Foto: Ciro Fusco ANSA

«Il peggio è alle nostre spalle, la situazione è sotto controllo, anche in Europa. Questo non vuol dire che non bisogna più fare attenzione, i contagi potrebbero aumentare ancora, soprattutto tra i più giovani, ma la situazione è sotto controllo». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri, ospite a Domenica In su RaiUno. «Al momento è occupato il 21% delle terapie intensive e il 21% dei reparti di medicina e i numeri stanno scendendo ulteriormente - ha proseguito Sileri. Ne stiamo uscendo prima rispetto all'atteso e questo grazie ai vaccini».

«Stiamo superando il virus, finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo», ha detto Sileri rispondendo a Mara Venier che faceva notare il grande miglioramento dei dati sui contagi registrato ieri. «I numeri andranno sempre meglio» perché ogni settimana si aggiunge un numero imponente di persone vaccinate. «Il peggio dovrebbe essere alle nostre spalle, dico 'dovrebbe' perché c'è sempre l'incognita delle varianti, ma le cose vanno bene in tutta Europa e in tutti i Paesi Occidentali, qualche altro piccolo sforzo» e ne usciremo.

«Efficacia vaccini probabilmente anche di un anno»

L'efficacia dei vaccini anti-Covid è «probabilmente di un anno. La certezza ad oggi - ha spiegato Sileri - è di 8 mesi perché è da 8 mesi che sono iniziati gli studi sulla loro efficacia, ma probabilmente si arriverà a un anno. La prova indiretta la abbiamo col Regno Unito, dove hanno cominciato le vaccinazioni prima di noi» e ancora non si registrano casi di scomparsa degli anticorpi nel sangue delle persone vaccinate.

Sileri ha aggiunto di auspicare una valutazione ogni 6 mesi sul numero di anticorpi nel sangue per vedere se si è ancora protetti, ma i test «non dovranno farli tutti» i vaccinati: «si farà con un campione» di popolazione rappresentativa, e probabilmente «sarà possibile farlo con un pungidito».

Locatelli (Cts): «Le aperture non hanno fatto ripartire il contagio»

«L'analisi dei dati indica che le aperture decise secondo il criterio del 'rischio ragionato' non si sono associate a una ripresa della curva epidemica. L'ultima analisi settimanale indica un Rt inferiore a quello della settimana prima (0,86 contro 0,89) e l'incidenza cumulativa di casi ogni 100.000 abitanti è scesa a un valore nazionale di 96». Lo afferma al Corriere della sera Franco Locatelli, oncoematologo, coordinatore del Cts.

Figliuolo: «Pass? Spetta alle regioni darlo a chi ne ha diritto»

Il pass vaccinale è «una certificazione a cura delle Regioni e Province autonome con validità nazionale, che comprova uno dei seguenti stati: il completamento del ciclo vaccinale, oppure la guarigione dall'infezione, ovvero un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus Sars-CoV-2 che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti». Lo spiega Francesco Paolo Figiuolo, commissario straordinario per la pandemia, in un'intervista al Messaggero.

In ambito europeo, poi, «si parla di Digital Green Certificate, un certificato, digitale o cartaceo, che riporta indicazioni simili attraverso un QRcode. Il DGC sarà gratuito e in italiano e inglese e, per la provincia autonoma di Bolzano, anche in tedesco. La finalità è quella di facilitare la circolazione dei cittadini tra i diversi paesi dell'Unione europea, attraverso la definizione di criteri comuni tra i 27 paesi e l'utilizzo di certificati interoperabili, che potrebbero evitare periodi di quarantena o ulteriori test. Un'altra finalità è la riduzione delle falsificazioni dei certificati».

Giugno sarà il mese della «spallata» nella campagna vaccinale italiana, grazie all'arrivo di 20 milioni di dosi e a settembre si conta di poter arrivare all'immunità di gregge, in linea con le previsioni e nonostante i ritardi. «A giugno si potrà dare ancora più velocità a una campagna che ha già superato i 20 milioni di somministrazioni», dice il generale Figliuolo.

Gelmini: «Green pass è realtà, da isole covid free effetto trainante»

«Il green pass è già realtà, in queste settimane lo abbiamo usato in tutta Italia per spostarci tra le regioni non in zona gialla. Il governo valuterà la prossima settimana come estenderlo ad altri settori e ad altri servizi». Così Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, in un'intervista a «la Repubblica Palermo». «Per i matrimoni, ad esempio, è assai probabile che per partecipare ai banchetti di nozze servirà essere vaccinati, avere un tampone negativo o possedere ancora gli anticorpi dopo aver contratto il Covid».

Le nostre isole minori adesso sono Covid free. Pensa che basti per attrarre turisti e compensare le perdite degli ultimi anni? «Non mi piace chiamarle isole minori, bensì piccole isole: dei veri e propri gioielli. Avere territori Covid free è certamente un importante incentivo e innanzitutto una garanzia di sicurezza per gli abitanti e per i turisti. Sì, penso che questa iniziativa di alcuni presidenti di Regione e del governo avrà un effetto trainante e che tanti italiani e stranieri sceglieranno le nostre piccole isole per trascorrere le prossime vacanze estive».