29 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Coronavirus

Crisanti: «Non demonizzare dubbi e richieste di trasparenza»

Il Direttore di microbiologia e virologia all'Università di Padova, dopo le polemiche seguire alle sue dichiarazioni sul vaccino anti Covid: «Contro di me inferno senza precedenti: vogliono un atto di fede»

Andrea CRISANTI, direttore di microbiologia e virologia all'Università di Padova
Andrea CRISANTI, direttore di microbiologia e virologia all'Università di Padova Foto: ANSA

«La mia dichiarazione ha toccato un nervo scoperto. Senza strumenti per controllare l'epidemia a meno di affidarsi a severe misure restrittive e senza una linea di difesa contro una seconda e possibile terza ondata, le opzioni a disposizione sono drammaticamente ridotte. A questo punto tutte le speranze sono riposte nel vaccino come la pioggia per un popolo assetato nel deserto. Questo non giustifica la demonizzazione di chi possa avere dubbi, di chi chiede spiegazioni e di chi chiede trasparenza. Continuare su questa strada è il modo migliore per alimentari sospetti e fornire argomenti a chi si oppone all'uso dei vaccini». Lo scrive in una lettera al Corriere della Sera Andrea Crisanti, direttore di microbiologia e virologia all'Università di Padova, dopo le polemiche seguire alle sue dichiarazioni sul vaccino anti Covid.

Il giudizio espresso sui vaccini in arrivo, chiarisce ora al Corriere, era «un concetto di buon senso che non esprimeva alcun giudizio negativo sulla bontà del vaccino né tantomeno metteva in discussione la validità della vaccinazione», una dichiarazione «ispirata dalla modalità con cui le aziende produttrici hanno comunicato i risultati raggiunti senza accompagnarli ad una adeguata informazione almeno per quanto riguarda la Fase 3». Crisanti chiede quindi «trasparenza» alle aziende produttrici, che «in questi giorni invece di condividere i dati con la comunità scientifica hanno fatto proclami non sostanziati da evidenze».

Sulle sue dichiarazioni, prosegue l'esperto, «si è scatenato un inferno senza precedenti: illustri colleghi in coro hanno fatto a gara per censurare le mie parole definite irresponsabili. Secondo alcuni avrei addirittura messo in pericolo la sicurezza nazionale! I custodi della ortodossia scientifica non ammettono esitazioni o tentennamenti, reclamano un atto di fede a coloro che non hanno accesso a informazioni privilegiate. 'Il vaccino funzionerà', tuonano indignati. Io sono il primo ad augurarmelo, mi permetto tuttavia di obiettare che il vaccino non è un oggetto sacro. Lasciamo la fede alla religione e il dubbio ed il confronto alla scienza che ne sono lo stimolo e la garanzia».

Silvestri: «I vaccini saranno sicuri ed efficaci»

«Un vaccino è sicuro quando gli studi clinici dimostrano che non causa effetti collaterali gravi. Ed è così per i primi vaccini anti Covid in dirittura di arrivo. Sono sicuri, non hanno effetti collaterali gravi». Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Guido Silvestri, immunologo direttore del dipartimento di patologia clinica e del laboratorio di medicina alla Emory University di Atlanta.

«Abbiamo scatenato contro il virus Sars-CoV-2 l'inferno della scienza contemporanea. Adesso raccogliamo il frutto di uno sforzo collettivo da parte della comunità scientifica senza precedenti nella storia umana», prosegue Silvestri, che sulle accuse di tempistiche e test troppo accelerati per arrivare al risultato (anche economico) finale dice: «Siamo andati più veloci possibile, ma non più veloci di quanto fosse lecito andare. I trial clinici hanno rispettato i tempi giusti e le agenzie dei farmaci, come l'americana Fdael'europea Ema, stanno facendo le loro valutazioni, secondo le regole».