28 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Clima surreale

Coronavirus, a Milano la paura del contagio svuota le metro

Le scuole chiuse e la possibilità di lavorare da casa uniti alla paura del contagio, svuotano le metropolitane, solitamente affollate il lunedì mattina

Coronavirus, a Milano la paura del contagio svuota le metro
Coronavirus, a Milano la paura del contagio svuota le metro Foto: ANSA

MILANO - Dopo il week-end di fuoco per la diffusione del contagio da Coronavirus, Milano inizia la settimana in un clima surreale. Le scuole chiuse e la possibilità di lavorare da casa uniti alla paura del contagio, svuotano le metropolitane, solitamente affollate il lunedì mattina. Alle fermate della linea gialla e rossa in Duomo scendono pochi sparuti passeggeri, bardati in sciarpe che coprono naso e bocca, quando non dotati di mascherina. Il personale della security di Atm si aggira tra i tornelli rigorosamente dotato anche lui di mascherina. Nella tarda serata di domenica l'azienda dei trasporti milanesi sul suo profilo twitter comunicava di effettuare «una sanificazione straordinaria quotidiana dei mezzi in circolazione, dai sostegni ai sedili a tutte le superfici di contatto». «Ma la collaborazione di ogni cittadino è fondamentale» concludeva il cinguettio rimandando alle 10 regole stabilite dal ministero della Salute per evitare il contagio.

Piazza del Duomo appare vuota

Questo lunedì di piena emergenza Coronavirus ricorda la Milano d'agosto, quando la città si svuota per le vacanze estive. Intorno alle nove del mattino, un'orario solitamente di punta, piazza del Duomo appare vuota. Qualche turista, non informato, si sofferma a leggere gli avvisi sulle transenne intorno al sagrato della Cattedrale milanese con cui si annuncia la chiusura ai visitatori fino a martedì 25. Meno pieni del solito, ma non deserti, invece i mezzi di superficie e alcuni treni dei pendolari in arrivo a Milano. Trenord da sabato 22 febbraio ha disposto lo stop alla fermata dei treni nelle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo, i te comuni della zona rossa, da cui è partito il contagio.

In Tribunale udienze a porte chiuse

Udienze a porte chiuse, con l'accesso in aula consentito «soltanto alle persone strettamente necessarie» e comunque con il divieto «di far affluire troppe persone contemporaneamente» in luoghi potenzialmente a rischio come le aule di un Tribunale. E la «pulizia straordinaria» di tutti gli uffici giudiziari milanesi. E' una delle misure previste dalle «linee per l'attività degli uffici milanesi» approvate questa mattina dai vertici del Palazzo di Giustizia per far fronte all'emergenza Coronavirus.

In base al provvedimento, la presenza in aula dovrà essere limitata «ai difensori e alle parti processuali strettamente necessari, evitando di portare all'udienza assistenti, stagisti o simili». I processi a carico di detenuti si svolgeranno regolarmente e gli imputati potranno partecipare alle udienze «ovviamente purchè non siano malati». Quanto a mascherine e guanti anticontagio, ognuno dovrà provvedere per sè: «L'uso - si legge nel provvedimento - può essere praticato se qualcuno di possiede personalmente, non essendo stato possibile nessun approvvigionamento da parte degli Uffici, in quanto esauriti presso tutte le istituzioni pubbliche e i canali di distribuzione, anche se si sta ancora tentando di reperirli».

E' stata invece predisposta «una pulizia straordinaria degli uffici» che «è già iniziata questa mattina e sarà portata avanti nel pomeriggio e ripetuta nei prossimi giorni». I vertici degli uffici giudiziari milanesi procederanno inoltre «all'acquisto di distributori di gel disinfettanti, che già si trovano presso le cancellerie del Tribunale, per la collocazione nelle aule di udienza e negli altri uffici». Tutti gli eventi collaterali già programmati (corsi di formazione per avvocati, personale amministrativo e magistrati) resteranno sospesi per tutta la settimana compresa tra il 24 e il 28 febbraio.