Coronavirus, il capo della Protezione Civile Borrelli: «132 persone contagiate, oltre 3.000 test»
Oltre 3.000 i tamponi eseguiti, a sottolineare il «livello di prevenzione è altissimo, tutti i possibili casi sono stati verificati con prove di laboratorio»
ROMA - Sono 132 le persone contagiate, di cui «54 ricoverate negli ospedali con sintomi, 26 sono in terapia intensiva e 22 in isolamento domiciliare». Lo ha detto oggi il capo dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa. Oltre 3.000 i tamponi eseguiti, a sottolineare il «livello di prevenzione è altissimo, tutti i possibili casi sono stati verificati con prove di laboratorio».
9 i «positivi» nell'ospedale di Piacenza
Altri 6 casi di positività al Coronavirus, che portano a 9 il numero complessivo di contagiati presi in carico dall'ospedale di Piacenza. Si tratta di cinque piacentini e di un residente in provincia di Lodi, in Lombardia. Dei nove diagnosticati al virus, 5 sono ricoverati presso lo stesso nosocomio in isolamento, mentre 4 si trovano al proprio domicilio, sempre in isolamento. Tra i nuovi casi, vi sono anche due medici e un infermiere dell'ospedale di Piacenza. Il nosocomio sta mettendo in atto ogni misura per affrontare in modo adeguato la situazione.
«Visto l'andamento del quadro epidemiologico - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha riunito la Cabina di coordinamento regionale- in via precauzionale, vista l'alta mobilità degli studenti, in accordo con il ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e le nostre Università abbiamo deciso insieme la sospensione dell'attività didattica (lezioni, esami, sedute di laurea) in tutti gli atenei dell'Emilia-Romagna da domani, lunedì 24, a sabato 29 febbraio compresi. Inoltre, stiamo valutando la chiusura di ogni scuola di ordine e grado, asili nido, impianti sportivi pubblici e privati e dei musei. Decisione che stiamo esaminando e definendo in tutti i suoi aspetti, anche alla luce dei provvedimenti varati dal Consiglio dei ministri ieri sera».
Confermato caso a Sesto San Giovanni
Il cittadino residente a Sesto San Giovanni ricoverato da una settimana all'ospedale San Raffaele di Milano è risultato positivo al coronavirus dopo la controprova sui campioni biologici. Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano ha già predisposto un'ordinanza per la città. Le scuole cittadine di ogni grado verranno chiuse da domani, fino a nuova disposizione. Annullati tutti gli eventi sportivi sul territorio di Sesto San Giovanni, le gite scolastiche in Italia e all'estero, gli eventi culturali e tutte le manifestazioni pubbliche. Chiuderemo anche le biblioteche e i centri anziani. Sospesi anche gli eventi legati al carnevale previsti per il prossimo fine settimana.
«È il momento di tenere i nervi saldi e di essere pragmatici, senza farsi prendere dal panico. Stiamo lavorando con impegno, insieme a Regione Lombardia, autorità sanitarie e a tutti gli organi preposti, per tutelare la salute pubblica della cittadinanza. Vi ricordiamo che chi manifestasse sintomi influenzali o problemi respiratori non deve recarsi in pronto soccorso, ma chiamare il 112 per le valutazioni del singolo caso o il 1500 per informazioni di carattere generale». Così Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni.
In Piemonte allestite tende davanti pronto soccorso
L'assessore regionale alla Sanità del Piemonte, d'intesa con il coordinatore dell'Unità di crisi regionale sul «coronavirus covid19», ha disposto l'allestimento presso tutti i Pronto soccorso del Piemonte di tende pneumatiche della Protezione civile per le attività di pre-triage, in modo che gli eventuali casi sospetti di contagio possano accedere a un percorso differenziato, a tutela delle norme di prevenzione che impediscono la diffusione del virus. In pratica, prima di entrare nel Pronto soccorso, si verrà sottoposti alla misurazione della febbre e alle domande necessarie a indirizzare il paziente verso il percorso sanitario più appropriato.
In Friuli Venezia Giulia sospese attività dell'università
Da domani, lunedì 24 febbraio 2020, a domenica 1 marzo 2020 compresi saranno sospese tutte le attività didattiche (lezioni, esercitazioni, tirocini, seminari e similari), gli esami (di laurea e di profitto), le conferenze o i dibattiti (interni o aperti al pubblico esterno) delle Università di Trieste e di Udine e delle sedi collegate e della Sissa (Scuola superiore di studi avanzati di Trieste). Saranno altresì chiuse al pubblico le biblioteche e le sale studio. La decisione - si spiega in una nota - è stata assunta concordemente dalla Regione Friuli Venezia e dalle autorità accademiche regionali.
L'evoluzione della situazione relativa alla diffusione del coronavirus - hanno rilevato le autorità accademiche - consiglia in accordo e sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia, in via prudenziale, l'adozione di misure cautelative a tutela della salute pubblica e del sereno funzionamento delle attività istituzionali di tutti gli atenei del Friuli Venezia Giulia, stante la naturale e rilevante mobilità degli studenti, soprattutto provenienti da Regioni in cui si sono già verificati casi di positività al virus.
Le attività, in assenza di diverse indicazioni e salvo diverse direttive da parte delle autorità competenti, riprenderanno lunedì 2 marzo 2020. Il recupero delle lezioni e degli esami, come riferiscono ancora le autorità accademiche, verrà comunicato quanto prima sui canali di comunicazione istituzionali degli atenei. Questi ultimi sono in continuo contatto con l'unità di crisi e con i ministeri competenti, e provvederanno ad aggiornare le misure oggi vigenti sulla base dell'evoluzione della situazione.
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