Tav, analisi costi-benefici consegnata al Mit. Ma va condivisa con Francia e Ue. Chiamparino pronto al referendum
L’analisi costi benefici sulla Tav Torino-Lione consegnata oggi al governo è al vaglio dei tecnici del ministero di Infrastrutture e Trasporti
ROMA - L’analisi costi benefici sulla Tav Torino-Lione consegnata oggi al governo è al vaglio dei tecnici del ministero di Infrastrutture e Trasporti e prima della pubblicazione dovrà essere condivisa tra i componenti dell’esecutivo, ma anche con la Francia e la Commissione europea. Lo precisano fonti del Mit, dopo gli annunci sul completamento dello studio da parte del presidente della Commissione incaricata, Marco Ponti.
Bozza preliminare di analisi costi-benefici
«Il documento ricevuto dal professor Ponti e dalla sua task force è una bozza preliminare di analisi costi-benefici sul Tav Torino-Lione e che è allo studio della Struttura tecnica di missione del Mit per un vaglio di conformità rispetto alle deleghe affidate ai consulenti del ministero», hanno precisato le fonti del Mit. In ogni caso, fanno sapere, l’analisi costi-benefici di carattere tecnico-economico e la parallela analisi giuridica, come da tempo anticipato, andranno «doverosamente» condivise con la Francia, la Commissione Ue e in seno al governo, prima della loro pubblicazione.
Chiamparino: «Sabato in piazza»
«A questo punto non c’è più alcuna ragione per differire una decisione» ha commentato il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino. «Il Governo ci faccia sapere in fretta cosa intende fare. Io, per parte mia, sabato prossimo parteciperò alla manifestazione torinese Sì Tav per sottolineare la necessità, senza ulteriori indugi, di una decisione favorevole alla sua realizzazione».
«Pronti al referendum»
In mattinata il governatore, intervenendo al congresso dello Spi Cgil al Lingotto, aveva ribadito la sua posizione: «Un governo non può decidere ogni giorno cose diverse, ha il dovere di dire quali sono le sue scelte. Non può continuare a prendere in giro un’intera comunità». Ricordando che «abbiamo bisogno di sapere che cosa il governo intenda fare, se ritiene che la Torino-Lione non si debba fare lo dica». Nel qual caso, fa sapere Chiamparino, chiederà al Consiglio regionale di indire un referendum per conoscere la volontà dei piemontesi. Altre Regioni potranno unirsi. «Governare non è la prosecuzione della campagna elettorale ma prendersi la responsabilità di decidere» ha concluso.
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