Trenta: «Chi mette un figlio sul barcone cerca per lui una vita migliore»
Il Ministro della Difesa: «Non sono d'accordo con la leva obbligatoria»
ROMA - «Le migrazioni sono sempre esistite, la storia italiana è fatta di migrazioni. Per anni non è stato governato il fenomeno e oggi occorre capire le reali cause delle migrazioni, intervenendo a livello internazionale. Se una madre e un padre mettono il proprio figlio su un barcone sapendo che potrà morire non lo fanno perché pensano di andare in crociera, ma perché cercano una vita migliore. Nessuno vuole lasciare il suo paese, nessuno vuole lasciare la sua cultura, la gente oggi oggi fugge da guerre e carestie e la comunità internazionale deve essere in grado di agire affinché chi fugge possa un giorno vivere serenamente nel proprio Paese». Lo ha detto il ministro della Difesa Trenta conversando con i ragazzi delle scuole superiori.
LEVA OBBLIGATORIA - Sulla leva obbligatoria ha detto: «non so chi parla della leva obbligatoria, io che sono il ministro della difesa non ne parlo. Alcuni dicono che servirebbe a voi ragazzi per educarvi, io dico che le vostre famiglie e le vostre scuole debbono stare al centro della vostra formazione. Oggi abbiamo dei professionisti, non sono d'accordo con la leva obbligatoria».
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