26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Politica

L'ultima trovata di Renzi: fa conferenze (in Cina) a 20 mila euro a botta

Oltre a condurre il documentario Florence, l'ex premier si è trovato un altro lavoro ben retribuito: quello di oratore. Chissà come mai, lo chiamano solo dall'estero

Matteo Renzi arriva in bicicletta al seggio elettorale per le primarie dei democratici in Toscana
Matteo Renzi arriva in bicicletta al seggio elettorale per le primarie dei democratici in Toscana Foto: Claudio Giovannini | ANSA ANSA

ROMA – Trasformare un fallimento (politico) in un grande successo (economico). Ci vuole abilità anche per questo: ed evidentemente Matteo Renzi ha dimostrato di averne, anche se molta di più ad amministrare le proprie tasche che i conti pubblici. Da quando si è dimesso da presidente del Consiglio e da segretario del Pd a seguito dei suoi ultimi roboanti tracolli elettorali, infatti, il «senatore semplice di Scandicci», come lui stesso si è definito, passa pochissimo tempo nell'aula del parlamento e moltissimo davanti alle telecamere o ai microfoni. Lautamente retribuito, s'intende.

La Cina gli è vicina
Del documentario Florence, che ha girato con l'agente televisivo Lucio Presta e che presto sarà messo in onda dalle reti televisive del vecchio amico Silvio Berlusconi, sappiamo ormai tutto. Compreso il fatto che, accompagnato dalla moglie Agnese, da Presta ma anche da Flavio Briatore, lo ha presentato nei giorni scorsi al Festival di Cannes. Ma quello di presentatore tv non è certo l'unico ruolo in cui si è riciclato l'ex premier. Al lunedì fa il professore, per gli studenti dell'università americana di Firenze. E, nei weekend, è a disposizione come oratore per conferenze e congressi, soprattutto all'estero, e sempre a pagamento. Ad organizzargliele è l'agenzia Celebrtity Speakers, la cui socia e direttrice per l'Italia, Marina Leo, ha spiegato i dettagli al quotidiano La Verità: «Per la verità non ha molte richieste dall'Italia. Uno che lo vede in tv da mattina a sera perché dovrebbe cercarlo? Però stiamo lavorando molto con la Cina. Ci siamo già stati due volte, la prima a maggio, e ci torneremo il 27 ottobre. E a Dubai il 23 e il 24 marzo farà il relatore a un convegno sull'educazione organizzato dalla Varkey Foundation. Per ora non abbiamo in agenda nessun altro appuntamento fissato». Ma la vera domanda è: quanto si paga per l'onore di poter assistere ad un discorso di Renzi? «In questo momento 20 mila euro, ma dipende anche dalle zone. In Italia teoricamente potrebbe bastare una cifra inferiore. Poi dipende dal cliente, se è una grande banca o una multinazionale possiamo domandare anche di più». Ventimila euro per quaranta minuti di conferenza: «Sembrano tanti, ma la metà se ne va in tasse e lo speaker deve pagare le persone che mettiamo a disposizione, in quei soldi c'è pure il compenso dell'agenzia. Renzi deve stipendiare anche una segretaria che mi affianca e comunque è il politico che prende meno».

Ha fatto la storia...
Sì, effettivamente ventimila euro ci sembrano davvero tanti. Ma dobbiamo essere noi a sbagliarci, perché se si legge la scheda di presentazione di Renzi sul sito di Celebrity Speakers sembrerebbe che per quella cifra si possa ingaggiare non un semplice conferenziere, ma addirittura un grande statista: «Renzi ha guidato il Paese nell'uscita dalla recessione economica, ha accelerato la fine della crisi con la riforma del lavoro e delle misure fiscali, ha modernizzato l'Italia con una serie di riforme nel campo dei diritti civili attese da decenni – recita il profilo – L'esperienza di amministratore locale e leader nazionale gli permette di avere il doppio punto di vista, dei cittadini e dei leader mondiali». Una biografia così palesemente ridicola da essere stata presa in giro perfino da Massimo Gramellini sulle colonne del Corriere della Sera: «Praticamente Cavour redivivo. Napoleone Roosevelt. Giulio Cesare Churchill. E i giornali ne hanno tenute nascoste le gesta per anni, mentre lui nell'ombra confezionava doppi punti di vista, punti e punti e virgola». Ecco perché a chiamarlo sono i cinesi: forse loro, che non lo conoscono, sono gli unici a poter davvero credere a questa presentazione...