Sinistra unita contro la Lega? Macché, a Firenze già litigano sui migranti
Il sindaco Nardella e il governatore Rossi sembravano avviati verso una coalizione Pd-Leu per le prossime amministrative. Ma subito arrivano le spaccature
FIRENZE – La buona volontà, almeno, stavolta hanno provato a mettercela. Per non soccombere all'avanzata della Lega perfino nella più rossa delle regioni rosse, la sinistra ha proposto di riunirsi. E di presentare così, in Toscana, un «fronte civico» composto dal Partito democratico del sindaco Dario Nardella e dai fuoriusciti di Liberi e Uguali, rappresentati dal presidente regionale Enrico Rossi.
Santa alleanza anti-destra
L'idea l'ha lanciata lo stesso Nardella nel suo discorso di chiusura della festa dell'Unità di Firenze: «Non è tempo di arroccarci ma di fare argine e contrattaccare – ha sostenuto, in previsione delle elezioni comunali del maggio prossimo – Quindi ci vuole un movimento civico che vada oltre il Pd, che è forte ma non basta: dobbiamo aggiungere gli altri alla battaglia». E anche Rossi non sembra contrario, almeno stando all'intervista che ha concesso oggi a Repubblica: «Se non ci diamo una svegliata contro questa destra trionfante e arrogante siamo destinati a perdere alle amministrative l'anno prossimo e poi anche alle regionali. In Toscana la storia ci ha lasciato il Pci al 40% e i socialisti al 15. Abbiamo mangiato la nostra eredità». Secondo Rossi, «occorre recuperare un forte spirito di apertura al civismo. Basta inseguire Salvini, o perderemo ancora. Io mi auguro di no ma non sono certo il solo a dire che la Toscana rischia».
Divergenze sull'immigrazione
Armonia ritrovata, dunque? Nemmeno per sogno, perché questo famigerato «fronte civico» rischia di spaccarsi prima ancora di nascere. Il pomo della discordia è rappresentato dal Centro per il rimpatrio dei migranti che Salvini ha proposto di ospitare anche in Toscana, come in ogni regione. Nardella si è reso disponibile a realizzarne uno a Firenze, mentre Rossi non vuole proprio sentirne parlare: «Resto contrario ai centri di rimpatrio per i clandestini: la detenzione amministrativa è un ossimoro – ha ribadito a Repubblica – Non abbiamo mai detto che bisogna accogliere tutti, ma tutti vanno salvati». Insomma, i due partiti che dovrebbero correre insieme alle prossime elezioni amministrative già si scontrano, per giunta su un tema così importante come l'accoglienza degli immigrati. Non c'è niente da fare: mettersi a litigare è una vecchia abitudine, che la sinistra non riesce proprio a scollarsi di dosso.
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