Rai, finanziaria ed elezioni: c'è l'accordo tra Salvini, Berlusconi e Meloni
L'atteso vertice di coalizione a palazzo Grazioli si è concluso con una stretta di mano: Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia correranno uniti alle prossime regionali
ROMA – «Il centrodestra si presenterà unito a tutte le prossime competizioni elettorali a partire dalle elezioni regionali di Piemonte, Abruzzo, Basilicata, Sardegna con l’individuazione di un candidato condiviso, così come in tutti altri appuntamenti amministrativi». È quanto si legge in una nota congiunta di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, al termine dell’incontro a palazzo Grazioli.
La suddivisione delle candidature
Si conclude così l'attesissimo vertice del centrodestra, andato in scena oggi a casa di Silvio Berlusconi. La coalizione ritrova dunque un accordo, in vista delle prossime regionali: in Abruzzo il candidato sarà un leghista (il parlamentare e segretario regionale Giuseppe Bellachioma), in Basilicata un esponente di Fratelli d'Italia, in Sardegna di Forza Italia, mentre in Piemonte il nome è ancora da scegliere. Anche in provincia di Trento sarà garantita l'unità, a sostegno di Maurizio Fugatti, del Carroccio, mentre in Alto Adige ciascuno andrà per conto suo visto che vige il sistema proporzionale.
Doppio via libera alla Lega
Ma il vero vincitore politico che esce dall'incontro è Matteo Salvini, che ha incassato un doppio successo. Il primo riguarda la presidenza della Rai: Berlusconi si è convinto a far votare i suoi parlamentari a favore di Marcello Foa, in cambio dell'assicurazione che non verranno toccati i tetti pubblicitari televisivi, come avrebbe voluto fare il M5s a danno di Mediaset. Il secondo successo riguarda la prossima manovra finanziaria: i provvedimenti proposti dalla Lega (come flat tax per le partite Iva, pace fiscale e decreti sicurezza e immigrazione) saranno votati anche da Forza Italia e Fratelli d'Italia, mentre questo non avverrà per le misure avanzate dai pentastellati. Insomma, si può dire che i tre partiti che compongono il centrodestra hanno seppellito la loro ascia di guerra. Almeno per ora.