24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Televisione

Cda Rai, il Pd prova la carta Santoro ... e attacca Casalino

Il deputato Anzaldi punta su un nome pesante nella corsa al rinnovo del consiglio di amministrazione. E attacca il modo di fare comunicazione dei 5 stelle

ROMA - «Visto che la situazione è questa, e che rischiamo di fare la stessa fine dei questori alla Camera, giocherei al rilancio con una candidatura al di sopra di ogni sospetto. Se io avessi un ruolo, e se qualcuno nel mio partito mi chiedesse un consiglio, candiderei Michele Santoro». Il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi in un'intervista al sito di informazione televisiva LoSpecialista.tv a proposito del rinnovo del cda Rai. Per l'ex giornalista, che negli anni '90 ha avuto come direttore Paolo Gentiloni (a La Nuova Ecologia) e Gianni Riotta all'epoca del programma di Rai 3 Milano, Italia, sceglie dal mazzo una carta pesante per provare a compattare il Partito democratico e a mettere alla prova il Movimento 5 stelle. Poi mette nel mirino proprio i 5 stelle criticando il modo di 'fare comunicazione' di Rocco Casalino.

La proposta di Santoro 
Perché tra 236 curricula proprio Santoro? «Non si può certo dire che sia un amico del Pd. Fino a ieri sul Foglio - ha spiegato Anzaldi - criticava Renzi. Però il suo curriculum parla chiaro. Non solo ha sperimentato come giornalista e come anchorman, ha sperimentato anche come imprenditore. Ripeto, se potessi decidere io, il Pd punterebbe compatto su Santoro per sfidare i grillini. E poi se non ce la fa, sarebbe la prova che i Cinquestelle e compagnia non hanno scelto il curriculum migliore, scelgono in base alla lottizzazione e alla convenienza». È solo una sua suggestione, non ne ha ancora parlato con nessuno al Nazareno? «E' solo una mia idea, all'interno del Pd non ho alcun ruolo, non sono nessuno. I gradi al Nazareno ce li hanno altri?», ha risposto Anzaldi, che poi ha aggiunto: «Ci sono tanti curricula interessanti, anche di professori universitari. E poi c'è Minoli, un curriculum all'altezza, ma è un nome divisivo. Quello di Santoro funziona per il curriculum e perché nessuno potrà dire è un amico di quello o questo. Lo voglio leggere il corsivo di Travaglio sul Fatto Quotidiano contro questa candidatura. Questa è la chiave. Quando Renzi aveva l'80% dei voti Santoro era l'unico che lo criticava».

L'attacco a Rocco Casalino
Su Facebook Michele Anzaldi critica invece il modo di 'fare informazione' di Rocco Casalino: «Il premier Conte preso per un braccio e portato via da Casalino durante la conferenza stampa al G7 in Canada: mai visto un presidente del Consiglio così sotto tutela, mai vista un'arroganza del genere nei confronti dei cittadini e della stampa addirittura in una conferenza internazionale». Così, «dopo aver subito per anni - prosegue Anzaldi - il 'Codice Rocco' nelle ospitate tv del M5s, ora gli italiani lo subiranno anche per la comunicazione istituzionale di Palazzo Chigi? Un'arroganza senza precedenti. Chissà se questo filmato gli italiani potranno vederlo anche nei telegiornali Rai e delle tv private, oppure rimarrà solo sui social e in rete. Viene anche da domandarsi: Casalino si è già dimesso da responsabile comunicazione M5s oppure il suo viaggio in Canada con tanto di volo sull'aereo di Stato è abusivo?».