29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Centrodestra

Berlusconi di nuovo candidabile: riabilitato dal tribunale di Milano

Il Cavaliere ha ottenuto la riabilitazione. Cancellati gli effetti della condanna subita per il processo Mediaset

Silvio Berlusconi con Matteo Salvini al Quirinale
Silvio Berlusconi con Matteo Salvini al Quirinale Foto: ANSA/ETTORE FERRARI ANSA

MILANO - Silvio Berlusconi ha ottenuto dal tribunale di sorveglianza di Milano la riabilitazione. La notizia è stata anticipata oggi dal Corriere della Sera. La decisione di fatto cancella tutti gli effetti della condanna subita nell'ambito del processo sui diritti Mediaset nel 2013. A questo punto Berlusconi è libero di candidarsi alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica. Finiti, quindi, gli effetti della condanna subita con la conseguente incandidabilità imposta dalla Legge Severino. Un fatto che potrebbe cambiare gli scenari e rendere ancora più difficile la nascita - o la stabilità - di un governo tra Lega Nord e Movimento 5 stelle. L'asse di governo che sta nascendo, infatti, non conta su numeri così forti in Senato da poter assicurare un esecutivo senza intoppi e i voti di Forza Italia o di Fratelli d'Italia sono, se non necessari, almeno importanti. Per questo un Cavaliere pronto a tornare a tutti gli effetti nell'agone politico, in questo momento, non può essere una buona notizia per Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Le reazioni: Forza Italia festeggia
«Giustizia è fatta» scrive su Facebook Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. «Finalmente il nostro leader Silvio Berlusconi ha ottenuto dal tribunale di sorveglianza di Milano la riabilitazione. Un calvario durato 5 anni che non ha permesso al presidente Berlusconi di essere candidato come milioni di italiani gli chiedevano. Ora l'Italia potrà contare ancora di più su di noi». Ed è proprio questo «finalmente» che potrebbe cambiare gli scenari, considerando che venerdì la stessa Gelmini ha comunicato la decisione di Forza Italia in caso di nascita di un governo Lega - M5s: «Non voteremo la fiducia. Saremo all'opposizione».

Cosa pensa il Cavaliere di un governo Lega-M5s?
Sabato sera tutti i maggiori quotidiani e i telegiornali aprivano con la notizia di un Berlusconi contrario a un governo tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, anche se, ha spiegato il Cavaliere, «non penso che Salvini ci abbia tradito». Poi, una battuta durante la visita alla mostra mercato Amart: «Speriamo che questi due non vadano avanti perché mettono la patrimoniale». Poi, però, la smentita da parte dell'ufficio stampa dell'ex premier: «Leggiamo di un presunto commento negativo del Presidente Silvio Berlusconi in merito al governo Lega-M5S e del rischio di una patrimoniale: la frase non è stata pronunciata nel corso della visita privata alla mostra e non corrisponde al pensiero del Presidente».

Cosa farà Forza Italia
In questa fase così confusa a provare a dettare la linea è stato il senatore Maurizio Gasparri che, in una nota, ha spiegato come «Forza Italia deve vivere con entusiasmo mobilitazione, rinnovata presenza su tutti i territori questa delicata fase politica. Le nostre posizioni sono chiare. Non intendiamo sfasciare la coalizione di centrodestra ma vogliamo difenderne i contenuti e le priorità. Saremo noi i custodi dei 10 punti sottoscritti dai partiti di centrodestra. Dalla famiglia all'impresa, dal taglio delle tasse al contrasto all'immigrazione clandestina». Quanto al governo Lega-M5s, «verificheremo giorno per giorno - aggiunge - quello che accadrà se questo governo giallo verde dovesse nascere. È chiaro che non voteremo la fiducia e credo che sia importante scandire molto bene la nostra posizione, diversa da questo governo, con un voto che non si presti ad interpretazioni ed equivoci».