26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Governo

Governo Lega-M5s, Giorgia Meloni: «Decideremo in base al premier e al programma»

La leader di Fratelli d'Italia su Facebook spiega i punti in base ai quali darà o meno sostegno al nuovo esecutivo

Giorgia Meloni al Quirinale con Silvio Berlusconi e Matteo Salvin
Giorgia Meloni al Quirinale con Silvio Berlusconi e Matteo Salvin Foto: ANSA/ETTORE FERRARI ANSA

ROMA - «Ci chiedono se sosterremo o no il governo 5 Stelle-Lega. Voglio rispondere a questa domanda pubblicamente e non con trattative sotterranee che non ci sono mai appartenute. In primo luogo la nostra scelta non può prescindere da chi sarà il presidente del Consiglio, perché è evidente che chi guida il governo ne caratterizza l'azione». Così, con un messaggio su Facebook, la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, risponde pubblicamente a quanti, in queste ore, hanno chiesto se la forza politica di destra appoggerà o meno il nuovo esecutivo. Per Fratelli d'Italia «A monte resta per noi imprescindibile che il governo introduca immediatamente il premio di maggioranza nell'attuale legge elettorale così da permettere senza alibi, in caso di fallimento dell'esecutivo, l'immediato ritorno al voto».

I tre Sì e i tre No di Giorgia Meloni

E mentre i due partiti, Lega Nord e Movimento 5 stelle, sono ancora riuniti in un infinito tavolo tecnico che dovrebbe durare fino a domenica per stendere le basi del contratto di Governo, la leader di Fratelli d'Italia spiega quali sono i tre Sì e i tre No «irrinunciabili» per sostenere un governo Salvini-Di Maio, mostrando quindi un'apertura rispetto alla posizione di alcune ore fa, quando si scagliò contro l'ipotesi di un governo «giallo-verde» fatto di accordi non alla luce del sole, stilati nelle segrete stanze. Qualsiasi scelta per Fratelli d'Italia è quindi condizionata all'inserimento, nel contratto di governo, di questi punti:

  1. No alla patrimoniale e a qualsiasi introduzione di nuove tasse 
  2. No allo ius soli 
  3. No alla possibilità dell'adozione per coppie dello stesso sesso
  4. Sì alla Flat Tax immediata al 15% 
  5. Sì al blocco dell'immigrazione
  6. Si all'aumento del 15% delle risorse per il comparto difesa e sicurezza, si all'incremento dei militari nei luoghi a rischio 
  7. Sì a destinare il 50% di investimenti in nuove infrastrutture al Mezzogiorno 

Salvini: «Due, tre giorni per l'accordo»
«A monte - come detto - «resta per Fratelli d'Italia imprescindibile che il governo introduca immediatamente il premio di maggioranza nell'attuale legge elettorale così da permettere senza alibi, in caso di fallimento dell'esecutivo, l'immediato ritorno al voto». Punti programmatici che sono ovviamente vicini a quelli che sta proponendo Matteo Salvini ma che, qui il punto centrale, dovranno essere valutati dal Movimento 5 stelle in un equilibro che rischia di essere labile. «Con Di Maio» ha spiegato Matteo Salvini «stiamo lavorando solo sulle cose da fare, non sui nomi. Pensioni, tasse, lavoro, immigrazione, scuola, giustizia. I nomi appassionano voi giornalisti, io sono più appassionato alle cose da fare. Ero rimasto l'ultimo ottimista, ma sono orgoglioso che si sta lavorando su Fornero, lavoro, sbarchi, legittima difesa... I nomi arrivano alla fine. Cedimenti su conflitto di interessi da parte dei Cinque Stelle? Non ci sono cedimenti, ci sono ricostruzioni giornalistiche fantasiose. Tema immigrazione, sicurezza, sbarchi, saranno parte fondante del programma di governo». Infine, i rapporti con Berlusconi: «Non l'ho ancora sentito, lo sentirò prestissimo».