27 agosto 2025
Aggiornato 22:00
Governo

Reddito minimo e abolizione della legge Fornero: ora da sinistra si chiede il rispetto dei programmi

Da Liberi e Uguali l'invito a Matteo Salvini e Luigi Di Maio: «Per questo gli italiani li hanno votati. Ora lo facciano»

Pietro Grasso con Roberto Speranza e Nicola Fratoianni nella sede di Liberi e Uguali
Pietro Grasso con Roberto Speranza e Nicola Fratoianni nella sede di Liberi e Uguali Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Il primo bersaglio delle critiche di Liberi e Uguali, ovviamente il Pd. Ma dalla forza politica guidata dall'ex presidente del Senato, Pietro Grasso, arriva anche un invito al nuovo asse di governo, a Matteo Salvini e a Luigi Di Maio, di rispettare le promesse fatte in campagna elettorale agli italiani. Due, secondo il segretario nazionale Nicola Fratoianni, intervenuto alla trasmissione L'Aria che Tira su La7, i punti principali: il reddito minimo e l'abolizione della legge Fornero. Liberi e Uguali, ovviamente, sarà  inevitabilmente e convintamente all'opposizione» e «no dei primi atti della nostra opposizione sarà chiedere che alcune delle promesse fatte in campagna elettorale siano rispettate in Parlamento. Hanno promesso di abolire la riforma Fornero? Scelta giusta perché ha peggiorato la vita degli italiani, chiedo che lo facciano. Hanno proposto il reddito di cittadinanza? Io penso che sia una misura utile, chiedo che venga fatta. Ma con la stessa nettezza mi opporrò ad ogni iniziativa che proverà a ridurre ulteriormente i diritti sociali o civili delle persone in questo Paese».

«Il Movimento 5 stelle ormai è una forza di destra»
Per Liberi e Uguali in questi due mesi di balletti, «Di Maio ha lavorato ad un obiettivo politico, il Movimento Cinque Stelle ha scelto definitivamente il lato destro della politica italiana, ed è stato molto aiutato in questo da chi nel Pd sin dall'inizio ha annunciato di mettere in frigo bottiglie di spumante in attesa di brindare al governo Lega-M5S, con il pop corn in mano, pronti al tanto peggio tanto meglio. Questo è il quadro che emerge - prosegue l'esponente di Leu - in un Paese dove di fronte ai suoi drammatici problemi fra l'aumento della povertà nelle famiglie italiane e la strage continua sui posti di lavoro, servirebbe un altro approccio».

«La responsabilità è tutta del Partito democratico»
A fare da eco alle parole del segretario nazionale di Liberi e Uguali il senatore Francesco Laforgia che, su Facebook, accusa il Partito democratico: «Se nascerà un governo Lega-M5S, qualcuno porterà la responsabilità politica e storica di non aver provato a scardinare questa saldatura. Tra un partito dalle tinte reazionarie e regressive e un movimento che fino a ieri non aveva ancora fatto una scelta di campo (e quindi, forse, si poteva impedire che la facesse in quella direzione) può nascere un blocco politico e culturale che può segnare, in modo strutturale, il panorama della stagione che si apre. Sono preoccupato per l'Italia. E vedo ancora più difficile - prosegue - la ricostruzione di un campo largo della sinistra, se la qualità e la natura dell'opposizione saranno le stesse che hanno portato il Pd (o una sua parte) persino a tifare per l'assetto parlamentare e di Governo che si sta determinando. Mi pare che si stia aprendo una fase molto lunga e molto difficile. E, chissà, magari di stimolo per noi a ripensare tutto».