Brunetta all'attacco: l'imbroglio programmatico del M5s non finisce mai
"Martina e Di Maio tentano convergenze impossibili" accusa Brunetta. Che sottolinea l'attaccamento del M5s alle poltrone

ROMA - "L'imbroglio programmatico del Movimento 5 stelle non finisce mai. E il Partito Democratico non fa altro che conformarsi a questa moda facendo finta di non conoscere il programma del Movimento 5 stelle». Lo afferma, in una nota, Renato Brunetta, deputato di Forza Italia. "Il segretario reggente Martina e quello occulto Renzi - aggiunge - così come il giovane capo politico Di Maio si leggano il lavoro dei tecnici da loro incaricati e vedranno chiaramente come si stanno tentando convergenze impossibili" attacca Brunetta. Infatti, gli accademici del Movimento 5 stelle hanno detto che esistono divergenze rilevanti in materia di Unione economica e monetaria, di pensioni e di vaccini, per esempio. Il Pd - prosegue l'esponente azzurro - afferma che l'Europa è il punto chiave di tutte le politiche economiche e si accomoda nello "strapuntino preparato dall'alleanza franco-tedesca" mentre il Movimento 5 Stelle afferma oggi - ma non si sa bene in quale programma e se lo farà anche domani - che l'unione economica e monetaria deve essere ricostruita interamente.
Pensioni, vaccini e tutto il resto
In tema di pensioni - continua - il Pd rivendica le politiche del Governo Renzi e le riforme della Fornero, con qualche leggero aggiustamento, mentre il Movimento 5 Stelle dice che occorre modificare larga parte della legislazione vigente. Sui vaccini il Movimento 5 Stelle guida il movimento no vax mentre il Pd è stato il primo sostenitore dell'obbligatorietà dei vaccini, spiega Brunetta. "E non parliamo delle infrastrutture abilmente nascoste nell'esame del programma». Il Movimento 5 stelle - prosegue Brunetta - è quello del blocco delle grandi opere, del no alla TAV e al Ponte sullo Stretto mentre il Partito Democratico ha sempre sostenuto i progetti di grande investimento infrastrutturale, a meno di non diventare il Pd di Emiliano che vuole la chiusura dell'Ilva e il blocco del Tap.
M5s e la smania di poltrone
"Insomma - conclude -, invitiamo gli italiani a vigilare perché la smania di poltrone degli uni e il gusto del potere degli altri stanno potrebbero costruire un altro grande imbroglio a danno delle famiglie e delle imprese italiane e disprezzando il voto dei cittadini. "Rimango convinto che si debba essere fedeli alla democrazia che ha determinato il centrodestra quale coalizione vincente e che si debba partire da quel programma, l'unico in grado di fare crescere l'Italia, ridurre la disoccupazione, diminuire le tasse, eliminare la povertà, innalzare i salari e tutelare l'interesse nazionale in Europa e nel mondo. Sarà il Parlamento a decidere se quel programma può governare il Paese nel prossimo quinquennio. Forza Italia crede che sia possibile e che ci siano forze politiche responsabili capaci di assicurare all'Italia un governo".
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