25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Pd e dintorni

Serracchiani su Renzi: «Gli ho detto che sbagliava e sono stata messa da parte»

"Non mi sottraggo, c'è urgente bisogno di cambiamento nel partito", risponde quando le viene chiesto se ha intenzione di candidarsi a segretario

Debora Serracchiani.
Debora Serracchiani. Foto: ANSA

ROMA - «Credo che Matteo Renzi abbia fatto molto e tante cose le abbia fatte bene e credo che adesso sta rispondendo anche oltre quel che è giusto rispetto alle responsabilità che ha». A dirlo, a 24Mattino su Radio24, è Debora Serracchiani (Pd). «Credo che sia una persona che ha investito tantissimo sul cambiamento di questo Paese. Devo riconoscere, però, come riconosco gli errori che faccio io, che errori ne sono stati fatti e alcuni di quegli errori hanno investito anche la mia persona perché non sono riuscita a far capire che magari le cose andavano fatte diversamente». Aggiunge Serracchiani: «In una comunità ci deve essere anche qualcuno che dica al leader che le cose non vanno bene o che le cose non si fanno in quel modo. E non è giusto che quando lo si fa, si venga messi da parte». E questo è accaduto a lei? «Penso che nei rapporti umani e nei rapporti politici si debba essere sinceri sempre, quindi, quando non si è convinti di una cosa la si debba dire. Io sono fatta così».

Pd e segreteria
Quanto al furuto del partito e ai rumors su una sua eventuale candidatura a segretario Pd, Serracchiani specifica: «Credo che il Partito democratico abbia ben altri problemi, prima di trovare il candidato probabilmente deve ritrovare se stesso». E aggiunge: «Adesso le dirò una frase un po' forte -ma credo che abbiamo molto da lavorare e non sarà un candidato a tirare fuori il Pd dal pantano in cui è finito. Attendiamo che venga fatto un governo perché, e le dico una cosa che la farà sorridere, per fare un'opposizione ci vuole un governo!». Alla domanda se non ha escluso di poter essere lei il nome su cui si coalizza una nuova leadership, Serrachiani risponde: «Quando ci saranno le primarie farò una valutazione molto attenta della possibilità di essere tra le persone che si candidano a cambiare il Partito Democratico, ritrovare un'identità che evidentemente abbiamo smarrito, dei valori che ci tengano insieme, ragionare di nuovo con chi ha pensato di uscire dal Partito Democratico. Credo che ci sia veramente tanto lavoro da fare e non intendo sottrarmi».