20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Banche

Banche, la difesa del Pd che non regge: Salvini ridicolo, pensi a CrediEuronord, e da M5s solo fake news

La difesa a spada tratta del parlamentare Pd della commissione sulle banche Franco Vazio: su banche venete la destra è nervosa

Il segretario dem Matteo Renzi, con i ministri dell'Economia Pier Carlo Padoan e con Maria Elena Boschi
Il segretario dem Matteo Renzi, con i ministri dell'Economia Pier Carlo Padoan e con Maria Elena Boschi Foto: ANSA/ GIUSEPPE LAMI ANSA

ROMA - "Salvini il capo del partito dello scandalo della Banca CrediEuronord che parla di banche e del PD è semplicemente ridicolo. La banca della Lega che depredò migliaia di correntisti: Salvini si rilegga le carte di quella vicenda tutta di casa sua, si legga quello che sta emergendo dalla Commissione di inchiesta e rivolga qualche domanda ai suoi su quanto è avvenuto nulle Banche Venete." Lo ha affermato in una dichiarazione Franco Vazio, parlamentare Pd della commissione sulle banche. "Nelle stese carte della commissione d'inchiesta - aggiunge- è scolpita invece la totale estraneità del PD». Piuttosto, audizione dopo audizione, prosegue il Pd, "notiamo un crescente nervosismo a destra e non solo su quanto è avvenuto nel mondo bancario negli ultimi anni. Sia cauto Salvini e studi le carte per evitare spiacevoli sorprese: dai diamanti della Tanzania, dalle condanne subite per truffa aggravata in erogazioni pubbliche da Bossi e Belsito, dagli scandali delle quote latte, da CrediEuronord e dai conti sequestrati, la Lega ne esce veramente male. Il Pd può camminare a testa alta, la Lega non mi pare che possa fare altrettanto".

L'attacco della Lega
Per nulla d'accordo la Lega, che per bocca della vicepresidente alla Camera Barbara Saltamartini, che ha partecipato insieme al coordinatore comunale di NcS di Civitavecchia Alessandro D'Amico e al coordinatore provinciale William de Vecchis al sit-in di Noi con Salvini a Civitavecchia in ricordo di Luigino D'Angelo vittima del 'salva banche', chiosa: "Una presa in giro senza precedenti. Correntisti truffati dalle banche e vergognosamente dimenticati dal governo. Non è bastato infatti che i vari Renzi, Gentiloni, Boschi siano stati conniventi con gli istituti bancari che hanno lasciato senza un euro sul conto migliaia di correntisti. Oggi, infatti, queste persone sono costrette a subire anche una vergognosa beffa". Il governo - ha aggiunto- pensa di aver risolto il risarcimento dei truffati dalle banche ma in realtà mette in campo l'ennesima "presa in giro" visto che l'accesso ai fondi per chi è rimasto senza un euro sarà possibile solo dopo "aver vinto le costosissime cause che sono in corso». Quindi, a chi ha perso tutto si chiede di spendere altre migliaia di euro per dimostrare di poter accedere ai fondi. "Una truffa nella truffa. Questo è il Pd di Renzi, questa è la sinistra che oggi ha anche il coraggio di parlare di banche".

"Fake news del M5s"
Ma persino sulle intercettazioni relative a Maria Elena Boschi la difesa del partito di Renzi tira dritto: "Non esiste alcuna intercettazione di Boschi, non esistono i fantomatici incontri narrati per mesi dai grillini. Queste non sono le mie opinioni, ma sono fatti documentali, confermati da un procuratore della Repubblica. Non esiste deposizione, atto o lettera che coinvolga direttamente o indirettamente il Pd". "Di Maio sulla vicenda banche - sottolinea - continua a dire il falso. Di Maio vuole forse affermare che la Commissione d'inchiesta sta nascondendo o distruggendo documenti? Che i giudici che sono stati auditi hanno deposto il falso? Di Maio se ne faccia una ragione, le audizioni in commissione banche hanno smontato i teoremi grillini, le intercettazioni attribuite a Boschi erano solo una loro invenzione: insomma fake news». Di Maio e i 5 Stelle ormai sono un "disco vecchio e rotto che nel disperato tentativo di non perdere la faccia continuano a ripetere le loro tesi bugiarde. Si rassegnino. I documenti e le deposizioni di un magistrato contano e pesano più delle loro bufale".

Esposito (Pd): "Una marea di balle"
Gli fa eco anche il senatore dem Stefano Esposito: "Capiamo l'imbarazzo di Di Maio costretto, dopo mesi di teoremi e bugie, a doversi confrontare con la verità sul sistema bancario». Il Pd non c'entrava nulla con i problemi delle banche e i 5 Stelle hanno raccontato "una marea di balle" tuona Esposito. "Hanno inventato di tutto e sono stati, come al solito, presi a schiaffi dalla realtà. Sulla faccia di Di Maio il segno del ceffone subito risalta ancora di più. La verità per qualcuno, i 5 Stelle, fa veramente male".

M5s: "Episodi inquietanti"
Dura la reazione del deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Finanze Alessio Villarosa. "Ce le ricordiamo benissimo le esternazioni da parte dei renziani nei giorni scorsi, subito dopo l'audizione in commissione Banche da parte del procuratore di Arezzo che sembravano scagionare papà Boschi da ogni ulteriore coinvolgimento nella vicenda Banca Etruria. Vogliamo ascoltare cosa hanno da dire oggi gli stessi soloni che ieri esultavano». Su Banca Etruria continuano ad emergere episodi "inquietanti». Vogliono giustizia i grillini, per i risparmiatori "e ancora aspettiamo le querele della Boschi a De Bortoli». Così su Twitter il deputato del MoVimento 5 Stelle Danilo Toninelli, cui fa seguito Carlo Sibilia, capogruppo in commissione Finanze del MoVimento 5 Stelle: "L'omissione da parte del procuratore di Arezzo Roberto Rossi è solo l'ultimo degli episodi inquietanti che circondano la vicenda di Banca Etruria. Nei giorni scorsi c'è anche, chi, proprio a seguito dell'audizione in commissione Banche del procuratore Rossi, aveva cercato di far credere che Pier Luigi Boschi avesse un ruolo del tutto marginale rispetto alla vicenda di una banca che ha palesato il conflitto d'interessi del Pd. Prima hanno usato l'istituto e poi, quando la nave ha cominciato a scricchiolare, l'hanno abbandonata lasciando i risparmiatori a bordo".