Boldrini rilancia la web tax e torna sulle fake news: «Sono una minaccia alla democrazia»
La terza carica dello Stato è intervenuta a Montecitorio per rilanciare la tassa sui colossi del web e riportare l'attenzione sul fenomeno delle fake news
ROMA - Laura Boldrini rilancia l'iniziativa del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e torna a insistere sul tema della web tax. Secondo la presidente della Camera è «una misura di equità e giustizia». La terza carica dello Stato è intervenuta alla presentazione del libro 'The challenge of the digital economy', a cura di Francesco Boccia e Robert Leonardi a Montecitorio, e ha ricordato come «secondo l'ufficio parlamentare del bilancio ogni anno mancano all'appello 5-6 miliardi di tasse» da parte delle società del web. Senza una tassa sui giganti del web infatti «si crea una distorsione del mercato e una concorrenza sleale. Anche la rivoluzione digitale - ha insistito Boldrini - deve rispettare i diritti e la dignità di chi lavora e se i servizi sono low cost è perchè i lavoratori non hanno diritti». Altrimenti si crea quello che la Boldrini ha ribattezzato «Caporalato digitale».
Boldrini dichiara guerra al "Caporalato digitale"
«Possiamo accettare che in Italia ci sia un azzeramento delle garanzie costruite in anni di civiltà giuridica? La nostra è una Repubblica fondata sul lavoro perciò questa contraddizione è ancora più pesante per noi», prosegue la terza carica dello Stato. Insomma secondo la presidente della Camera la rivoluzione digitale che ha creato una «industria 4.0 richiede che ci sia anche un sindacato 4.0 per far rispettare i diritti in questo nuovo scenario e anche un welfare 4.0» che tenga conto dei bisogni che questa novità ha introdotto nella vita delle nostre società. Per Boldrini la politica non ha ancora colto l'importanza della rivoluzione digitale, perché «non è al centro del dibattito e pochissimi fanno di questo una questione di confronto politico».
Le fake news sono "gocce di veleno"
Serve più consapevolezza, più convinzione perchè «è il tema del futuro e la politica deve avere una o più posizioni» ha aggiunto la presidente della Camera durante la presentazione del libro 'The challenge of the digital economy'. «Il digital divide è il nuovo volto della diseguaglianza, la distanza tra chi sa e chi non sa, tra chi ha accesso a internet e chi non ce l'ha", ha detto ancora Boldrini ricordando il problema delle fake news: «Sono una minaccia alla democrazia, sono gocce di veleno - ha aggiunto - alterano il consenso e il dissenso dell'opinione pubblica manipolandola». Secondo la presidente della Camera è arrivato quindi il momento di stabilire delle regole anche per la Rete: all'inizio c'è stata «una levata di scudi» da parte di chi sosteneva che la Rete fosse incompatibile con le regole perchè la Rete è libertà, ma l'assenza di regole crea diseguaglianze perchè dà al più forte la possibilità di imporsi, la mancanza di regole compromette il carattere libero ed egualitario della Rete «che servono ad evitare che le innovazioni compromettano i diritti e i principi sui cui si reggono le nostre società, altrimenti diventa il far web».
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