19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Forza Italia

Ius soli e biotestamento, Brunetta: «Governo non ha numeri nè dentro nè fuori dal Parlamento»

Il capogruppo di Fi alla Camera: «Renzi, è ormai disperato e prova, in modo inaccettabile, ad usare un provvedimento delicatissimo e divisivo come lo ius soli, come collante»

ROMA - «Sullo ius soli la sinistra (Pd-Mdp-Si-Cp, e chi più ne ha più ne metta), in perenne crisi esistenziale, vorrebbe usare il Parlamento come il lettino di uno psichiatra per curare i propri mali e superare le proprie crisi. Un atteggiamento assurdo, al quale ci opporremo con ogni mezzo». Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.  «Il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, è ormai disperato e prova, in modo inaccettabile, ad usare un provvedimento delicatissimo e divisivo come lo ius soli, come collante dell'area politica di sinistra. Usa strumentalmente una legge che nessuno vuole come vinavil per tenere precariamente incollate alcune sigle partitiche che, oltre a qualche rigurgito ideologico, non hanno nulla da spartirsi. Da Renzi un cinismo politico spudorato e indecente» ha poi scritto su Facebook il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

L'Italia accoglie già
«Lo ius soli - ha continuato - non ha consenso nel Paese, viene visto come una iattura dalla stragrande maggioranza degli italiani e soprattutto non ha i numeri in Parlamento. Potrebbe diventare legge solo tramite forzature istituzionali. Ricordiamo al segretario del Pd che in materia di cittadinanza l'Italia è uno dei Paesi più 'generosi' al mondo. Le acquisizioni di cittadinanza italiana sono passate da meno di 50mila nel 2011, quando rappresentavano l'1,7% dei cittadini non comunitari residenti, a quasi 185 mila nel 2016, il 5,3% dell'attuale popolazione non comunitaria residente». Tra il 2012 e il 2016, ha continuato Brunetta, «sono oltre 541 mila i cittadini non comunitari divenuti italiani. La stabilizzazione sul territorio comporta anche una crescita del numero delle famiglie con un cittadino non comunitario che hanno superato la soglia di 1 milione e 300 mila. L'Italia ha registrato il maggior numero di persone che hanno acquisito la cittadinanza nel 2015 (178.000, pari al 21% del totale dell'UE), seguita da Regno Unito (118.000), Spagna (114.400), Francia (113.600) e Germania (110.100). In termini assoluti, gli aumenti più consistenti rispetto al 2014 sono stati registrati in Italia, dove hanno ottenuto la cittadinanza italiana 48.100 residenti in più, seguita da Belgio (8.300) e Francia (8.000)».

Una legge pericolosa
Insomma, ha rilevato Brunetta, «di cosa stiamo parlando? Evidentemente solo di un provvedimento ideologico che Renzi vuole usare per tentare di costruire una pseudo coalizione a sinistra. Una legge pericolosa, che metterebbe a repentaglio la coesione sociale del Paese e che rappresenterebbe un segnale devastante che l'Italia darebbe ai Paesi limitrofi: 'venite pure da noi, vi accogliamo tutti, e vi diamo anche la cittadinanza'. Una roba pazzesca, il tutto per mero calcolo politico». «Il centrodestra unito - ha assicurato Brunetta - continuerà a denunciare tutto questo e semmai il provvedimento dovesse in qualche modo essere approvato dal Parlamento si impegna da subito a raccogliere le firme per il referendum abrogativo e per ricacciare in gola ai politici irresponsabili della sinistra una legge contro l'Italia e contro gli italiani».