28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Immigrazione

Riace, il sindaco paladino dell'accoglienza indagato per truffa ai danni dello Stato

Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, è accusato di concussione, abuso d'ufficio e truffa aggravata ai danni dello Stato italiano e dell'Unione europea

Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, è indagato per truffa.
Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, è indagato per truffa. Foto: ANSA/FRANCO CUFARI ANSA

RIACE (REGGIO CALABRIA) – Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, famoso per essere diventato uno dei paladini dell'accoglienza, è ora indagato dalla Procura di Locri per concussione, abuso d'ufficio e truffa aggravata proprio per la gestione dei progetti di accoglienza per migranti nel suo paese. Il primo cittadino qualche mese fa era stato inserito dal Fortune Magazine nella lista dei cinquanta leader più influenti del mondo per l'attività da lui svolta in favore dell'accoglienza e Rai Fiction aveva perfino annunciato la realizzazione di un film sulla sua vita, che avrebbe dovuto essere interpretato dall'attore Beppe Fiorello. Ma oggi Lucano è indagato dalla Procura di Locri per concussione, abuso d'ufficio e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dello Stato e dell'Ue in merito al conseguimento di erogazioni pubbliche per la gestione dei progetti di accoglienza dei migranti.

Il sindaco dell'accoglienza indagato per truffa
L'inchiesta, come riferisce un quotidiano locale, è iniziata nel gennaio scorso, dopo una relazione della Prefettura di Reggio Calabria e per la quale ora la Procura ha chiesto la proroga. Oltre a Lucano è indagato Fernando Antonio Capone, presidente della "Città futura-don Pino Puglisi", la prima associazione sorta nel centro per gestire i profughi. La Guardia di Finanza di Locri ha eseguito un decreto di perquisizione e sequestro ed ha notificato ai due l'informazione di garanzia. Il quadro ipotizzato dagli inquirenti è pesante. A far scattare l’indagine è stata la relazione depositata dopo l’ispezione disposta dalla Prefettura di Reggio Calabria nel 2016.

La breve parabola del modello Riace
Gli ispettori, pur sottolineando «gli aspetti positivi del modello Riace che assicura la necessaria accoglienza nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e della dignità degli stranieri presenti», evidenziarono alcune «irregolarità amministrative» e ne parlarono nel documento. Emerse così, di lì a poco, che le sei cooperative che gestiscono i due milioni di euro all'anno destinati all'accoglienza non hanno vinto alcuna gara pubblica. Inoltre, gli affitti degli immobili destinati all'accoglienza sarebbero molto alti, e le case apparterrebbero in molti casi a parenti di soci delle cooperative. Inoltre, dal documento in questione emerge anche una «scarsa chiarezza nelle fatturazioni» delle spese sostenute dalle cooperative per l'accoglienza. Il tanto decantato modello Riace rischia di terminare la sua parabola nel peggiore dei modi.