Lampedusa, il nuovo sindaco Pd: «Da immigrati minacce, molestie, furti». E chiede: «Chiudete l'hotspot»
L'era Giusi Niccolini è ufficialmente finita. Il nuovo sindaco di Lampedusa Salvatore Martello denuncia come quella che per anni è stata l'isola dell'accoglienza, al punto da ricevere una candidatura a premio Nobel per la pace, sia ormai allo stremo a causa degli immigrati fuori controllo
LAMPEDUSA - L'era Giusi Niccolini è ufficialmente finita. Il nuovo sindaco di Lampedusa Salvatore Martello denuncia come quella che per anni è stata l'isola dell'accoglienza, al punto da ricevere una candidatura a premio Nobel per la pace, sia ormai allo stremo a causa degli immigrati fuori controllo. «Minacce, molestie, furti. Immigrati ubriachi che bivaccano nelle strade e nei bar e molestano le donne».Pertanto, il sindaco chiede la chiusura dell'Hot spot, «una struttura inutile che non serve a niente». E spiega: «Lampedusa è al collasso le forze dell'ordine sono impotenti, nel centro ci sono 180 tunisini molti dei quali riescono tranquillamente ad aggirare i controlli: bivaccano e vivono per strada». «Siamo soli», denuncia ancora il sindaco, che lamenta la totale assenza delle Istituzioni a fronte di «un grave problema di ordine pubblico» e chiede «l'intervento diretto del ministro degli Interni».
Appello ripreso dalla Lega
Un appello subito ripreso dalla Lega-Noi con Salvini: «Dai migranti minacce, furti e molestie. Molti di questi sono delinquenti, vanno messi in carcere. Siamo abbandonati, lo Stato non collabora, bisogna chiudere l'hotspot: a dire queste parole non è un leghista sporco e cattivo, ma il sindaco di Lampedusa, di sinistra ex Pci. Questa purtroppo è la realtà in quasi tutta Italia, non c'entra nulla la politica. Il tutto mentre oggi sono ripresi a centinaia gli sbarchi in Sicilia. Questi sono i risultati delle politiche delle porte aperte del Pd di Renzi, di Crocetta e di Leoluca Orlando, i quali confermano ancora una volta la loro siderale distanza dalla vita reale", dichiarano i deputati Alessandro Pagano e Angelo Attaguile, segretari regionali per la Sicilia della Lega-Noi con Salvini.
Non se ne può più
«Gli amministratori che si sporcano le mani tutti i giorni - hanno proseguito- non ne possono più di questa situazione. Tutti questi soggetti borderline vanno subito espulsi e rimpatriati, e a chi possiede il permesso di soggiorno va immediatamente ritirato. È una questione di ordine pubblico e di sicurezza nazionale. Chiediamo al Viminale di applicare quanto decretato a Torino lo scorso mese di agosto 2017 con l'espulsione 'preventiva' di un gruppo di cinque rapinatori di origine egiziana, cui è stata applicata la normativa impiegata nei confronti dei sospettati di terrorismo in quanto ritenuti 'di indole violenta'».
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