20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Terremoto Ischia

Terremoto Ischia, De Luca nega tutto: dette bestialità, abusivismo non c'entra niente con crolli

La risposta del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca alle polemiche sui danni provocati a Ischia da una scossa sismica di intensità media, magnitudo 4.0

ISCHIA - "Se rimaniamo ai fatti, i fatti ci dicono che il ragionamento fatto sull'abusivismo non c'entra niente col crollo che c'è stato, che è un crollo che riguarda un edificio vecchio di inizio secolo». È questa la risposta del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca alle polemiche sui danni provocati a Ischia da una scossa sismica di intensità media, magnitudo 4.0. Su "base di valutazione tecnica non c'è nessuna connessione" fra "immobili abusivi realizzati nei 25 anni passati e questo crollo", ovviamente, ha aggiunto, "il problema dell'abusivismo c'è ed è un problema enorme. Quando avremo superato questa fase di emergenza mi darò la consolazione di rispondere alle bestialità che ho sentito attribuire alla regione Campania in merito all'abusivismo, cose di una stupidità unica, siamo arrivati alla falsificazione". 

"Ai turisti dico non fuggite"
Il presidente della Regione Campania ha anche lanciato un appello ai turisti perché non fuggano da Ischia nonostante il terremoto. "Capisco bene che quando c'è un sisma si fa fatica a rimanere freddi, mi permetto di dire che in questo momento non c'è nessun pericolo in tutto il resto dell'isola, i servizi sono pienamente garantiti ho sentito notizie esagerate, i traghetti funzionano». "Chi volesse lasciare l'isola può farlo tranquillamente - ha aggiunto - anche noi come Regione abbiamo messo a disposizione mezzi di terra e marittimi, sarei per non avere drammatizzazioni del tutto scollegate dai fatti, è un evento che ha determinato preoccupazioni ma non tali da provocare un esodo di massa, ci sono le condizioni per proseguire con serenità una stagione di vacanze». 

Sfollati centinaia, non migliaia
Riguardo agli sfollati, De Luca tiene a precisare che le verifiche sono in corso ma dai primi accertamenti "sono nell'ordine delle centinaia, non delle migliaia». "Dovremmo fare un censimento molto attento perché dobbiamo, sulla base delle verifiche tecniche capire quanti edifici sono inagibili", ha spiegato, "il lavorod dei tecnici è in corso, quando avremo notizie certe prenderemo le decisioni del caso, siamo pronti ad accogliere gli sfollati, parliamo di qualche centinaio di persone non di migliaia".