30 luglio 2025
Aggiornato 13:30
Immigrazione

Boldrini rilancia lo ius soli: «Necessario approvarlo entro la fine della legislatura»

La presidente della Camera, Laura Boldrini, è intervenuta durante la cerimonia del Ventaglio ed è tornata sul tema dell'immigrazione e sulla discussione per lo Ius soli

ROMA - Laura Boldrini rilancia lo Ius soli. La presidente della Camera è intervenuta sul tema dell'immigrazione durante la cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare. «Mi auguro che il provvedimento sullo ius soli sia approvato entro la fine di questa legislatura perché è giusto e necessario e rimandarlo sarebbe un torto e come tutti i torti non porta bene», ha dichiarato la Boldrini aggiungendo che la cittadinanza «è lo strumento principe dell'integrazione». Impedire a chi nasce in un paese o fa corsi di studi di sentirsi parte di quella società, «è impedire l'integrazione e l'integrazione è uno strumento di sicurezza oppure si alimentano rabbia e senso di esclusione", ha proseguito la presidente della Camera. Boldrini ha ricordato quindi che l'integrazione non viene per bacchetta magica, ed «è un percorso a doppio senso fatto di diritti e doveri».

Boldrini: L'integrazione è imprescindibile
«Credo - ha spiegato - che siano imprescindibili le politiche di integrazione». Senza integrazione c'è conflitto sociale. Lo Stato deve indicare un percorso a tappe. Noi chiediamo ai migranti che imparino l'italiano, che imparino i principi della Costituzione. «Giusto, ma stiamo proponendoglielo questo percorso di diritti e di doveri? Esiste questo percorso? Non può essere un atto spontaneo, non c'è bacchetta magica per l'integrazione", ha detto la presidente della Camera. Per la Boldrini bisogna mettere alla base di qualsiasi investimento lo sviluppo umano: ovvero fare in modo che lì in Africa si possa bere acqua potabile, che si possano curare, che si possa avere un'istruzione vera anche nelle zone rurali, fornire fonti energetiche.

Non c'è sviluppo economico senza quello umano
«Non c'è sviluppo economico - ha aggiunto Boldrini - se non c'è sviluppo umano». Da qui dobbiamo cominciare a ragionare, di investimenti mirati allo sviluppo umano. Non basta mandare aziende a investire in Africa. Quando si parla di piano Marshall «mi sta benissimo, ma solo se tutto questo si basa sullo sviluppo delle popolazioni africane».Per la presidente della Camera è doveroso e necessario aumentare gli aiuti allo sviluppo e in questo l'Italia non brilla, destina lo 0,17% del Pil, percentuale molto bassa rispetto alla media dei paesi Ocse. Quanto alla minaccia dell'Austria di chiudere la frontiera del Brennero, la Boldrini sostiene di aver «già sentito questa minaccia» e che «non è seguito nulla».

La miope politica austriaca
Ma la politica «non si porta avanti con le minacce", e la questione «non si risolve con le chiusure o con i militari. E' deprimente», ha commentato la Boldrini. Quindi la presidenta ha sottolineato che nel 2030 la Nigeria sarà un paese più popoloso degli Usa. «Noi pensiamo di risolvere il problema così? E' quanto meno miope. Queste misure accendono solo la paura, alzano l'asticella della disumanità e non risolvono nulla, aumentano solo la tensione sociale e il conflitto. Chiudere le frontiere, interdire i porti, fare lo sbarramento nelle acque territoriali libiche: tutto questo è contrario al diritto internazionale", ha concluso la Boldrini.