19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
La beffa

La «giusta» ricompensa di Gentiloni agli Angeli della neve? Stop agli 80 euro e tutti zitti

Il provvedimento varato dal governo Renzi sui famosi 80 euro in busta è sospeso a decorrere dalla mensilità di gennaio in attesa delle determinazioni di legge. Proprio ai Vigili del Fuoco che sono il corpo meno retribuito e più penalizzato in quanto a pensioni.

ROMA – Stop agli 80 euro in più in busta paga per gli appartenenti alle forze dell'ordine. Già, è questo la «giusta» ricompensa, secondo il governo Gentiloni, ai Vigili del Fuoco che hanno incessantemente scavato a mani nude in mezzo alla neve all'hotel Rigopiano e sotto le macerie di Amatrice e dintorni. Il contributo destinato ai corpi di polizia, al corpo nazionale dei vigili del fuoco e alle Forze armate è stato infatti tolto.

Manca il decreto attuativo
Che succede? Che il provvedimento varato dal governo Renzi sui famosi 80 euro in busta «è sospeso a decorrere dalla mensilità di gennaio in attesa delle determinazioni di legge». In sostanza bisogna aspettare che venga emanato un apposito decreto del presidente del consiglio dei ministri, che renda attuativo il bonus anche per il 2017 come previsto dalla legge di Stabilità.

Conapo: «Un fatto di enorme gravità»
La questione è stata sollevata dal sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo, che ha scritto al governo denunciando come la sospensione sia «un fatto di enorme gravità a fronte di una abnegazione al sevizio delle nostre donne e dei nostri uomini che va sempre oltre i normali doveri istituzionali. Se poi ci aggiungiamo che i vigili del fuoco sono il corpo meno retribuito e più penalizzato in quanto a pensioni, il tutto appare ancora più grave. Per questi motivi chiediamo di provvedere alla decretazione che ripristini gli 80 euro già dal mese di febbraio 2017, con decorrenza retroattiva a gennaio». Il sindacato ha chiesto che Gentiloni «dimostri la dovuta attenzione verso il personale dello Stato in uniforme e attenzione specifica alla situazione retributiva e pensionistica dei vigili del fuoco da sempre trattati come corpo di serie B».

I sindacati di polizia
Anche le sigle degli operatori di polizia hanno preso posizione a riguardo: il Siap ha rassicurato: «l'importo dell'assegno mensile di gennaio sarà comunque corrisposto con effetto retroattivo» anche a fronte di «ulteriori ritardi». Qualche dubbio invece dal Sap che ha ricordato la richiesta di Bruxelles di una manovra correttiva al bilancio dell'Italia pari a 3,4 miliardi: «Nonostante le rassicurazioni sul decreto, temiamo che la lettera dell'Ue possa mettere in bilico la misura per quest'anno».

Cgil: «Convocare con urgenza i sindacati»
Del caso si è occupata anche la Cgil evidenziando come in mancanza del decreto attuativo «i lavoratori si vedranno privati, già nella prossima busta paga, di una parte della retribuzione che aveva rappresentato e rappresenta l'impegno del governo a riconoscere diffusamente e concretamente la condizione e il ruolo delle componenti del comparto sicurezza e soccorso pubblico». Da qui la richiesta «di convocare con urgenza i sindacati rappresentativi di polizia e vigili del fuoco prima dell'emanazione del previsto decreto e per l'apertura formale del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale».