18 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Terremoto Centro Italia

Centro Italia senza pace: come la nuova scossa minaccia il turismo in ripresa

Secondo la Coldiretti, la nuova scossa di teremoto minaccia la ripresa del turismo nelle Marche, che avevano visto un incremento del 10% durante la Pasqua

Campanile distrutto dall'ultimo sisma.
Campanile distrutto dall'ultimo sisma. Foto: ANSA / GIANLUIGI BASILETTI ANSA

ROMA - Le nuove scosse colpiscono le zone del terremoto alla vigilia della stagione turistica dopo che le festività pasquali avevano fatto registrare un incoraggiante aumento del 10% delle presenze. E' quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sulla situazione nelle aree del sisma, sulla base delle indicazioni delle aziende agrituristiche. Nel cratere - sottolinea la Coldiretti - è tornata la paura ed è in corso la verifica dei danni ma a preoccupare - sottolinea la Coldiretti - sono anche gli effetti delle scosse sull'economia e sul lavoro.

Turismo in crescita (prima dell'ultima scossa)
L'arrivo di turisti era tornato a crescere - precisa la Coldiretti - dopo il crollo registrato nell'area del sisma tradizionalmente vocate per vacanze, picnic e gite fuori porta in campagna, tipiche della primavera, grazie alla bellezza dei paesaggi e alla qualità dell'offerta gastronomica. Una minaccia per la ripresa nei 131 comuni colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 Ottobre dove, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat, operano 444 agriturismi dei quali 42 in Abruzzo, 40 nel Lazio, 247 nelle Marche e 115 in Umbria.

Mibact ha attivato le unità di crisi
Intanto, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo annuncia di aver «attivato le proprie unità di crisi per la verifica dei danni e la messa in sicurezza del patrimonio culturale eventualmente danneggiato dalla scossa di terremoto che ha colpito questa mattina il Maceratese». La comunicazione arriva dal segretario Generale del Mibact, Carla di Francesco che sottolinea come «il personale del Mibact sia già in loco in stretto contatto con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco».