2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Cantiere centreodestra

Centrodestra, vertice Berlusconi-Salvini-Meloni per sfidare Renzi

Il centrodestra unito riparte da via Rovani a Milano, dove si sono incontrati Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni per prepare la strategia comune in vista del referendum sulla riforma costituzionale che potrebbe costare la poltrona al premier

ROMA – I tre leader delle più importanti forze politiche del centrodestra, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, si sono incontrati a Milano per preparare una strategia comune in vista dell'appuntamento elettorale con il referendum costituzionale. Potrebbe essere la volta buona per mandare a casa Matteo Renzi e non vogliono farsi trovare impreparati.

Il vertice di via Rovani
Il centrodestra riparte da Arcore. Anzi, no. Da via Rovani a Milano. E' qui che si sono incontrati Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. A differenza di quanto accadeva in passato, quando i vertici si svolgevano tutti ad Arcore, questa volta il duo Salvini-Meloni ha preteso e ottenuto che l'incontro avvenisse altrove, nella residenza del leader di Forza Italia a Milano. Il meeting si è svolto alla vigilia del compleanno di Silvio Berlusconi, che oggi compie ottantanni e non sembra affatto intenzionato a lasciare la scena politica.

La scommessa del referendum costituzionale
Il centrodestra, dunque, riparte da qui. La coalizione composta da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale vuole presentarsi unita e compatta all'appuntamento del 4 dicembre prossimo. Potrebbe essere l'occasione giusta per mandare a casa il governo Renzi e non è il caso di farsi trovare impreparati. Se il premier dovesse perdere la scommessa del referendum, infatti, i tre leader del centrodestra italiano dovranno vedersela con il Movimento 5 stelle e solo uniti avrebbero qualche chance di vittoria contro i grillini.

La battaglia comune per il «no»
Per questa ragione, era necessario riprendere le fila del discorso lasciato interrotto prima dell'intervento al cuore di Silvio Berlusconi e preparare una strategia comune. Una nota diffusa da Forza Italia comunica che «I tre leader delle maggiori forze politiche del centrodestra hanno concordato sulla necessità di un forte impegno, unito nella battaglia contro una falsa riforma» in vista dell'imminente chiamata alle urne. L'impegno consiste innanzitutto nel portare avanti insieme una tenace battaglia per il «no» al referendum.

Il piano di Berlusconi, Salvini e Meloni
E su questo punto c'è il pieno accordo da parte di tutti e tre i partiti, perché la riforma costituzionale – si legge ancora nella nota - «non riduce i costi della politica, non rende le istituzioni più efficienti, ma limita gli spazi di democrazia nel paese e rischia di affidare a una minoranza non rappresentativa poteri illimitati, senza adeguati controlli e contrappesi». Berlusconi, Salvini e Meloni escludono un governo di larghe intese in caso di caduta del governo e chiedono che si torni alle urne. Inoltre aspirano a farsi «promotori di una nuova riforma costituzionale» che vuole introdurre «il presidenzialismo con l’elezione diretta del Capo dello Stato».