19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Una consulenza da 150mila euro

Il fratello della Boschi e quella ricca consulenza alla coop rossa

Marco Lillo racconta sul Fatto Quotidiano di una curiosa circostanza che riguarderebbe Emanuele Boschi, 33 anni, fratello minore della ministra Maria Elena

ROMA - Boschi parte 2: dopo il papà, il fratello. Marco Lillo racconta sul Fatto Quotidiano di una «curiosa» circostanza che riguarderebbe Emanuele Boschi, 33 anni, fratello minore della ministra Maria Elena. Il commercialista avrebbe infatti ricevuto una ricca consulenza, 150mila euro, dalla CCC, il Consorzio Cooperative Costruzioni.

Una consulenza da 150mila euro
«Boschi jr (la sorellaministro ha due anni in più) ha ricevuto un incarico di consulenza per oltre 150 mila euro dal Ccc di Bologna, il Consorzio Cooperative Costruzioni nato nel 1912 con il nome di Consorzio fra le cooperative di birocciai, carrettieri ed affini» scrive Lillo. L’incarico sarebbe top secret visto che il Ccc ed Emanuele Boschi non hanno voluto offrire dettagli né tanto meno la cifra esatta del compenso. Il Fatto ha tentato di contattare Boschi tramite l’ufficio stampa della sorella ma non ha ottenuto risposta.

Il duplice incarico
«Nel giro dei professionisti che hanno lavorato all’operazione societaria, sotto garanzia di anonimato» prosegue Lillo «si ottiene qualche dettaglio in più. L’incarico di Boschi sarebbe duplice: da un lato la cosiddetta due diligence sulle attività del Ccc; dall’altro l’assistenza, in team con altri quattro professionisti, con particolare attenzione alle problematiche fiscali, in tutti i passaggi dell’operazione societaria che ha dato vita al nuovo Consorzio Integra».

Il Ccc e il suo futuro
Composto da 116 soci industriali (tra i quali le maggiori realtà della Legacoop, come Cmc e Camst), spiega Lillo, Integra è nato dall’intuizione del presidente Vincenzo Onorato grazie ai tre soci finanziatori, tra i quali spicca Coopfond, il fondo mutualistico della Legacoop guidata da Mauro Lusetti. «Il Ccc, in profonda crisi come molte coop rosse, ha tenuto immobili, partecipazioni, debiti e 86 dipendenti. Un po’ acciaccato dagli anni e dalla crisi, sbrigherà le sue faccende lasciando libera la nuova società Integra di correre con gli ordini e gli appalti in corso senza la zavorra delle passività. L’obiettivo, ambizioso, è quello di salvare con gli utili anche Ccc».