28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Il leader della Lega contro i «finti buoni»

Immigrazione, Salvini: Affondano barconi, altro sangue sulla coscienza dei politici

Un anno fa morivano in mare 800 persone, oggi una nuova tragedia vede 400 migranti somali dispersi. L'ira di Salvini contro una politica dei flussi migratori errata

ROMA - «Affondano barconi nel Mediterraneo, 400 immigrati dispersi. Altro sangue sulla coscienza dei trafficanti di uomini, altro sangue sulla coscienza dei politici 'finti buoni' complici dell'invasione». Così Matteo Salvini torna a parlare di emergenza sbarchi a poche ore dall'ultima tragedia in mare. Per il leader della Lega la colpa ricade - ancora - su una errata politica di gestione dei flussi migratori, nostrana ed europea. 

La linea sbagliata di Italia e Europa
Se nei giorni scorsi, la visita del Pontefice a Lesbo era stata occasione di un nuovo attacco nei confronti di una politica «buonista», i morti e i dispersi di oggi, a detta del segretario del Carroccio, confermano una direzione sbagliata di Italia e Europa in materia di immigrazione. Tragici gli ultimi dati: più di 400 migranti, per lo più di nazionalità somala, risulterebbero dispersi nel Mar Mediterraneo. Secondo Bbc Arabic, «quattro barconi sfasciati» trasportavano i migranti che stavano cercando di raggiungere le coste dell'Europa. 

Un anno fa 800 morti
Sui social media circola la notizia (non ancora confermata) che i migranti sarebbero partiti dall'Egitto e diretti verso l'Italia. Il presidente della Repubblica, presente alla presentazione dei candidati ai David di Donatello, ha affermato ceh «le tragedie del mare in cui perdono la vita centinaia di migranti come quella accaduta oggi, proprio nel giorno in cui ricorre l'anniversario di quella in cui morirono 800 persone, ci debbono far pensare». Esattamente l'anno scorso, infatti, un'altra tragedia aveva tinto di rosso il Mar Mediterraneo: 800 persone perdevano la vita nel tenativo di cercare fortuna lontano dai loro paesi d'origine.