28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
l'italia sta violando le norme del diritto comunitario

Rom, tra sgomberi forzati e roghi tossici ora arriva anche la strigliata dell'Europa

Nella Capitale quelli appena trascorsi sono stati mesi roventi per la questione rom. E oggi arriva anche la lettera del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, diretta a Matteo Renzi.

ROMA - L'Europa ha strigliato l'Italia e Roma, in particolare, per la gestione degli sgomberi realizzati nei campi rom. Secondo il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, il governo Renzi starebbe violando le norme internazionali. 

L'Europa striglia l'Italia
Nella Capitale, quelli appena trascorsi sono stati mesi roventi per la questione rom. Tra sgomberi forzati e roghi tossici, l'aria capitolina si è fatta bollente e velenosa. E oggi, come una spruzzata di limone su una ferita aperta, arriva anche la lettera del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, diretta al nostro presidente del Consiglio.

Il governo italiano sta violando gli obblighi internazionali
Secondo quanto si legge nella missiva, l'Italia starebbe violando gli obblighi internazionali per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani. «Voglio ricordare che ogni sgombero effettuato senza le dovute garanzie procedurali e senza l’offerta di soluzioni abitative alternative adeguate rappresenta una seria violazione degli obblighi internazionali da parte dell’Italia. Con dispiacere osservo la continuazione delle politiche del passato» , scrive Muiznieks a Matteo Renzi.

Condizioni abitative e igieniche al di sotto degli standard europei
E prosegue: «Durante la mia visita ho potuto osservare in prima persona le condizioni al di sotto degli standard in cui vivono i rom nei dintorni di Roma, sia negli insediamenti informali che nei 'villaggi attrezzati' autorizzati. La segregazione che caratterizza questi ultimi – si legge nella lettera – mina seriamente le possibilità per gli abitanti di ricevere istruzione, avere accesso al lavoro, interagire con persone non rom e integrarsi nella società. Per questo, non possono essere considerati delle alternative abitative adeguate nel contesto degli sgomberi forzati».

Il governo Renzi tra due fuochi
Il Commissario aveva visitato Roma nel luglio 2012, ma la situazione odierna non è affatto mutata.«Campi segregati e sgomberi forzati sono diametricalmente opposti rispetto allo spirito della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti che l’Italia ha adottato nel febbraio 2012», ha concluso Muiznieks, chiedendo al Presidente del Consiglio italiano di attuare un cambio di marcia. Nel frattempo, però, nella Capitale proseguono anche i roghi tossici che per mesi hanno inquinato il cielo capitolino e sta aumentando la rabbia dei cittadini verso le comunità rom che li accendono e alimentano. Da un lato l'Europa chiede il rispetto delle norme internazionali sui diritti umani, dall'altro i cittadini romani quello del loro diritto alla salute e alla loro sicurezza, che spesso ritengono minacciata dai membri delle comunità Rom, Sinti e Camminati presenti sul territorio capitolino. Il governo - è il caso di dirlo - si trova tra due fuochi. Servono interventi tempestivi per combattere la pratica dei roghi tossici e migliorare il senso di sicurezza dei cittadini romani, ma anche una strategia di lungo periodo per rispondere efficacemente alla reprimenda dell'Europa. Il difficile problema delle comunità rom ghettizzate ai margini della nostra società non può continuare a essere nascosto come la polvere sotto il tappeto di casa.