Debito, Morassut: Troppo alta la pressione fiscale a Roma
Come spiega il candidato alle primarie del centrosinistra, a Roma molte risorse sono chiuse nei cassetti di Roma Capitale
ROMA - «Il problema del debito genera una pressione fiscale fortissima sulla città, con un'aliquota Irpef comunale altissima cui si aggiunge un'aliquota regionale aggiuntiva per pagare debiti del passato. Il debito va onorato ma la pressione fiscale non potrà continuare così per tanto tempo. Se Roma sarà condannata a pagare fino al 2048 senza poter contare su un volume di investimenti adeguato a una capitale, rischiamo la crisi non solo economica, ma sociale». Lo ha detto il candidato Pd alle primarie del Centrosinistra per il sindaco di Roma Roberto Morassut, a margine del giro nel quartiere Tuscolano.
Le risorse chiuse nei cassetti di Roma Capitale
«Università, Stato, Regione, debbono assicurare piani di investimenti, anche il patrimonio va gestito come una ricchezza che in parte può essere venduto, ma in parte può permettere a reti sociali di fornire servizi aggiuntivi alla città abbattendo la spesa. Molte risorse sono chiuse nei cassetti di Roma Capitale, molti progetti fermi, da spendere e investire soprattutto in periferia», ha detto ancora Moassut.
Serve un investimento strategico
«Credo che con lo Stato bisogna parlare perché questi 500 milioni che ogni anno vengono messi a disposizione della struttura commissariale per il pagamento del debito, con un ragionamento accurato potrebbero essere impiegati in qualche investimento strategico. Con misure accorte si può fare», ha aggiunto Morassut.
(con fonte Askanews)
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