25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Il Pontefice nel mercoledì delle ceneri

Papa: Il Giubileo arrivi alle tasche degli abbienti

Aiutare i poveri, gli stranieri. L'80% delle ricchezze in mano al 20% umanità. Il Giubileo sia occasione per convertirsi, a rendere il cuore più generoso, chiede il Papa

CITTA' DEL VATICANO - Se il Giubileo non arriva alle «tasche» di chi ha più soldi, spingendolo a condividere le proprie ricchezza con chi ha meno, non è vero Giubileo: così Papa Francesco parlando a braccio all'udienza generale in piazza San Pietro nel mercoledì delle ceneri, avvio di Quaresima.

La conversione nel Giubileo
«Se noi - le cifre non sono sicuro - l'ottanta per cento delle ricchezze dell'umanità sono nelle mani di meno del 20 per cento della gente», ha detto il Papa. «Lo dico ricordando la nostra storia di salvezza: il Giubileo sia occasione per convertirsi, a rendere il cuore più generoso, più figlio di Dio, con più amore. Se questo desiderio, questo Giubileo non arriva alle tasche, non è vero Giubileo: e questo è nella Bibbia, non se lo inventa questo Papa!», ha aggiunto tra gli applausi dei fedeli.

Aiutare gli altri
«Ognuno pensi nel suo cuore se ha troppe cose, pensi ha chi non ha niente, chi il 10 per cento, chi il 50 per cento», ha detto il Papa. E, richiamando la Bibbia, ha sottolineato che il messaggio di non sprecare «succede anche oggi: nella Elemosineria apostolica qui arrivano lettere con dentro un po' di denaro, poca cosa o meno, ma questa è una parte del mio stipendio per aiutare altri: e questo è bello, aiutare gli altri, l'istituzioni di beneficienza, gli ospedali, le case di riposto, dare la decima ai forestieri, quelli che sono stranieri e sono di passaggio, Gesù è stato di passaggio in Egitto».

(con fonte Askanews)