29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
No definitivo a Marchini, ma il sì ancora manca

«Impasse» Capitale. Il Centrodestra alla ricerca del candidato

La notizia che è trapelata dall'incontro dei tre leader ad Arcore è che il candidato per il Campidoglio non sarà Marchini. Nessuna grossa novità: perché il veto di Giorgia Meloni già pesava come un macigno. Ancora non si sa, però, chi sarà il candidato. Ma a fine settimana potremmo avere la risposta.

ROMA - Fonti interne al Centrodestra hanno parlato a Repubblica di un «incontro cordiale ed utile».Ma dopo la «trilaterale» tenutasi ad Arcore, Matteo Salvini, leader del principale partito dell'area politica, non ha voluto sbottonarsi. «In settimana si saprà», ha promesso, ben consapevole che gli elettori trepidano. Il Pd, a Milano, gioca ormai a carte scoperte: il vincitore delle primarie Beppe Sala sarà l'uomo di Renzi che proverà a conquistare Palazzo Marino. Ma in ballo non c'è solo il capoluogo meneghino (e tutte le altre città dove si andrà a votare): in ballo, per il Centrodestra, c'è il tentativo di dimostrare al Matteo di Firenze che gli italiani non sono più così tanto con lui. Facendogli tremare il seggio a cui è abbarbicato sotto gli eleganti soffitti di Palazzo Chigi.

Nodo Capitale
Una notizia, nell'incertezza, c'è: Alfio Marchini non sarà il candidato del Centrodestra a Roma. Notizia solo in parte: un po' perchè ormai lo si era capito, un po' perché questa esclusione non dipana il complesso nodo che i tre leader devono cercare di sciogliere per la Capitale. Capitale che offre, peraltro, un'occasione particolarmente ghiotta: perché il Pd, dopo il caos Marino, vi parte decisamente svantaggiato. «Il veto - ha dichiarato Salvini alla Zanzara - lo ha messo Giorgia Meloni. C'è in ballo un altro nome, ma non sono io a contattarlo». Non è certo un caso che, a incontro concluso, un comunicato ufficiale di FdI bocciasse definitivamente il nome di Marchini. Ricordando che «la candidatura a sindaco del palazzinaro Marchini in questi anni è stata costruita, proposta e sostenuta da Ncd». E su quel partito, si sa, incombe, questa volta, il veto della Lega.

I nomi del Cav
Quanto al Cavaliere, all'«Aria che tira» su La7 ha comunicato senza giri di parole la sua «formazione»«Roma e anche Milano hanno subito un'amministrazione di sinistra che le ha portate al disastro, non c'è bisogno di un politico ma di una persona che sappia amministrare, di un manager. La mia proposta è stata di Guido Bertolaso a Roma e di Stefano Parisi a Milano». E se su Parisi a Milano sembra esserci una certa convergenza, non altrettanta pare per Bertolaso, su cui incombono i dubbi della Lega per i suoi guai giudiziari. Ad ogni modo, Berlusconi sa benissimo che sono lontani i tempi in cui, da uomo solo al comando, dettava legge nel Centrodestra. Oggi, al suo fianco, ci sono due leader giovani e combattivi, a cui, volente o nolente, deve dare credito.

Parisi a Milano, ma chi a Roma?
Su Parisi, però, la conferma pare vicina. Sciolte le riserve dei politici, si sarebbe in attesa unicamente di un suo «sì», che, da uomo d'affari qual è, non può che richiedere una lunga riflessione e una ponderata considerazione delle variabili in gioco. Ma Salvini sembra ottimista: «Parisi deve risolvere alcuni problemi societari, ma in settimana scioglierà la riserva». E' parso fiducioso anche Berlusconi, per il quale il passo indietro della politica a Roma e Milano a favore di outsider e manager è un «sacrificio doveroso». Affermazione che non stupisce, visto il suo illustre passato da imprenditore. Quanto al «grande escluso» Marchini, sembra rimanere, nonostante le parole di Salvini, fermo sulla propria posizione. «La mia esclusione? È la conferma che non esistevano patti segreti e incontri clandestini. L'ho ripetuto mille volte: amo Roma e mi sta a cuore il futuro di questa città. È un impegno che ho preso con i romani e che onorerò fino alla fine». Ad ogni modo, oggi è certo che, se correrà per il Campidoglio, non lo farà sventolando le bandiere del Centrodestra. Rimane ancora da capire, però, chi lo farà. E questa settimana potrebbe essere quella decisiva per avere una risposta.