19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
la seconda udienza

Mafia Capitale, oggi i giudici decidono sulle richieste di costituzione parte civile

La Procura chiede la non ammissione anche dei 'cittadini' di M5s e del Codacons

ROMA - Riparte il processo 'Mafia Capitale'. In una delle aule bunker di Rebibbia è iniziata la seconda udienza, davanti ai giudici della X sezione del tribunale di Roma. Dei 46 imputati ne sono presenti una decina nelle 'gabbie' presenti in aula. Si riconoscono l'ex consigliere regionale Luca Gramazio e l'ex ad dell'Ama, Franco Panzironi. Stamane c'è stata ressa all'ingresso della struttura attigua il penitenziario. Molta fila per gli avvocati, il pubblico ed i giornalisti. Oggi i giudici dovranno decidere sulla richieste di costituzione parte civile. Sono oltre 50 le associazioni e gli enti che hanno presentato istanza ed oltre 100 le persone fisiche.

La procura chiede il rigetto delle istanze di Codacons e M5S
Il Comune di Roma non deve essere citato come responsabile civile nel processo Mafia Capitale. La Procura ha chiesto ai giudici della II sezione penale il rigetto di una delle istanze presentate dai legali del Codacons nella prima udienza. I pm Paolo Ielo e Luca Tescaroli hanno proposto alla corte anche la non ammissione come parte civile dei cittadini di Roma, quasi tutti esponenti locali del M5s, che hanno fatto richiesta. Secondo alcuni difensori l'ammissione dei 'cittadini' potrebbe rendere il collegio incompatibile e imporrebbe quindi il trasferimento del processo a Perugia.

Il legale di Carminati vuole l'esclusione delle parti civili
Non far diventare il processo 'Mafia Capitale' un «carrozzone» è anche il senso dell'intervento di Ippolita Naso, che insieme con il padre assiste Massimo Carminati, Riccardo Brugia e Fabrizio Franco Testa. Il legale ha chiesto l'esclusione come parte civile di quasi tutte le associazioni in difesa dei consumatori od antimafia. «Che questo sia un processo o un processetto, quello di Mafia Capitale non deve essere scambiato per un carrozzone sul quale provare a salire avanzando richieste pretestuose e inverosimili - ha detto la giovane penalista - leggere che tra i soggetti e gli enti che ritengono di aver subito danni dalle condotte contestate agli imputati e che hanno chiesto di costituirsi parte civile ci sono da un lato la Confindustria e dall'altro 37 signori rom vuol dire che c'è qualcosa che non va o quantomeno stona».

Il Pd dovrà chiedere ad altri i danni d'immagine
E rispetto al Codacons l'avvocato Naso ha aggiunto: «l'associazione ha uno statuto talmente generico che ogni giorno, in ogni tribunale e in ogni processo puo' chiedere di costituirsi parte civile in rappresentanza della popolazione. Il Codacons c'è sempre, al pari delle altre associazioni che tutelano i presunti diritti dei consumatori e dei cittadini».Inoltre, prosegue l'avvocato: «Tenderei ad escludere che Massimo Carminati sia mai stato iscritto al Pd». Il legale dell'ex Nar, nel corso del suo intervento nel processo 'Mafia Capitale' per chiedere l'esclusione del Partito democratico dalle parti civili di cui il collegio dovrà decidere la costituzione, ribatte così: «Credo che se il Pd lamenta danni d'immagine dovrebbe chiederli a chi ha effettivamente danneggiato il partito e che lo rappresentava: tenderei ad escludere che Carminati sia mai stato iscritto al Pd", conclude. (Fonte Askanews)