28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Il grillino commenta la situazione romana

Di Battista: Pd allo sfascio, a Roma vogliamo vincere

Alessandro Di Battista non si candiderà alle prossime amministrative di Roma, ma il candidato del M5S sarà scelto dalla rete. «Vogliamo vincere a Roma. E se amministreremo bene Roma per Renzi a livello nazionale si metterà male», afferma il grillino

ROMA – In una intervista di Quotidiano.net, il grillino Alessandro Di Battista commenta la situazione capitolina e chiarisce la posizione del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni della primavera prossima. «Vogliamo vincere a Roma», afferma Di Battista, «e se amministreremo bene Roma per Renzi a livello nazionale si metterà male». Non si sbottona, però, il pentastellato sul nome del candidato a cinque stelle.

Il web deciderà il candidato
Sarà la rete a decidere il candidato a sindaco più adatto a guidare Roma, «Tocca agli iscritti decidere» e non è assolutamente detto che saranno gli ex consiglieri M5s ad essere in pole position. Anche se in altre città d'Italia, come Bologna e Milano, è stata presentata una lista di candidati, senza ricorrere al web, Di Battista spiega che per Roma la situazione è diversa: «Ogni gruppo territoriale si organizza in maniera autonoma perché ogni città è diversa. E poi la Capitale è una metropoli di 3 milioni di abitanti. Il sistema è lo stesso: candidati sconosciuti che possono diventare i favoriti di determinate elezioni comunali».

La coerenza paga
Il pentastellato comunica che entro gennaio si conoscerà il nome del candidato e sulla possibilità che sia lui, afferma: «Dopo aver smentito per giorni e giorni, se mi candidassi dovrei vergognarmi per l’eternità. E comunque il fatto che fino a tre anni fa sia io sia Di Maio fossimo cittadini sconosciuti dimostra che il nostro metodo è vincente. La coerenza paga». Qualcuno dice che il Pd lascerà al M5s la vittoria a Roma per bruciare una possibile vittoria delle politiche, ma per Di Battista il ragionamento non regge: «Perché non andare al voto subito dopo la seconda retata di Mafia Capitale, allora? Avevamo enormi chance di vincere e magari oggi, durante il Giubileo, ci sarebbe stato un sindaco 5 Stelle». Sarà difficilissima questa battaglia, ma qualora il Movimento dovesse conquistare il Campidoglio, si metterebbe male per Matteo Renzi.

Il programma
Ma qual è il programma dei grillini capitolini? «Partiremo da mobilità e Trasporti, cancelleremo gli appalti senza gara, smobiliteremo la casta dei politici e quella dei boiardi di Stato innominabili», afferma Di Battista, che, per quanto concerne, invece, la squadra, sostiene che «Il candidato sindaco sarà un iscritto M5S, gli assessori li sceglieremo facendo uno screening di curricula oppure online, vedremo». Per i sondaggi, il Pd non riuscirà, vista la situazione disastrosa su Roma, ad arrivare al ballottaggio: «Può succedere di tutto. Alfio Marchini, ad esempio, non si capisce se correrà a destra o a sinistra. Prima almeno se votavi un candidato sapevi da che parte stava, oggi non si sa. Il tentativo del Pd è far passare il messaggio che Marino non abbia niente a che fare coi democratici. E, invece, è il simbolo del loro fallimento», anche perché – conclude Di Battista – «dentro il Pd non ci sono più nomi spendibili».