25 aprile 2024
Aggiornato 18:00
il centrodestra cerca l'unità per conquistare il campidoglio

Salvini: «Marchini? A Roma meglio la Meloni»

Il leader della Lega Nord rilascia un'intervista e rivela delle indiscrezioni sul futuro della Capitale

ROMA - In vista delle elezioni comunali di Roma nel centrodestra «non bisogna dividersi, non bisogna litigare». E' l'auspicio di molti, tra i quali la presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni. Ma stavolta lo ha sottolineato Matteo Salvini, il segretario della Lega Nord, parlando alle telecamere in sala stampa a Montecitorio. E ha regalato delle anticipazioni sulle future alleanze per la corsa alle urne nella Capitale.

Entro domenica l'incontro con Silvio
Matteo Salvini ha preso la parola questa mattina, in sala stampa a Montecitorio, e ha lanciato un appello a tutto il centrodestra. Secondo il leader del Carroccio «bisogna iniziare a parlare più che di nomi (il totonomi non mi entusiasma) di cose da fare: di quartieri popolari, di Corviale, di metropolitana, di sicurezza, di stazione Termini, non di Olimpiadi come fa quel fenomeno di Renzi, ma di cose molto più normali. I nomi per me arrivano alla fine: a Roma, a Milano, come a Bologna, a Trieste o a Torino. I candidati possono anche essere persone assolutamente normali, lo dirò a Berlusconi: non dico sconosciute ma normali. Imprenditori, commercianti, artigiani, farmacisti, medici. Non ho bisogno del grande nome, onestamente, come Lega», ha detto. E a chi gli ha chiesto se vedrà il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in questi giorni, Salvini ha risposto: «Sì, prima di domenica sì».

Marchini? Meglio la Meloni
Quanto a uno dei possibili candidati del centrodestra, Alfio Marchini, «di imprenditori ce ne sono tanti, fortunatamente, nonostante Renzi, sia a Roma sia a Milano. Marchini non è l'unico. Parliamo di persone che non conosco, quindi mi riservo di incontrare sia Alfio Marchini che Paolo Scaroni. Prima di giudicare una persona voglio capire cosa vuole fare e se il suo progetto può essere anche il mio. Per ora non dico nè si nè no, dico forse. Vediamo se i progetti sia di Milano sia di Roma coincidono con le mie idee di città e di Italia», ha proseguito il leader della Lega, rilasciando anche un'intervista a Qn. In ogni caso, ha aggiunto, se Giorgia Meloni si vuol candidare a Roma «non ha che da dirlo. Per me è un ottimo candidato anche lei. Io parlo per me naturalmente».

Appuntamento a Bologna l'8 novembre
Durante l'intervista, Salvini ha avuto modo di anticipare qualcosa anche sull'imminente manifestazione della Lega, spiegando di essere «contento» della partecipazione di Silvio Berlusconi a Bologna, domenica prossima, 8 novembre: «Sono felice che la Lega in questo momento abbia forza e idee per portare in piazza centomila persone, per proporre un progetto diverso da quello meschino che ci propina Renzi. E' una piazza aperta, io le cose le faccio per coinvolgere le persone. Ma sarò contento soprattutto se ci saranno tanti bolognesi e cittadini normali, al di là dei grandi nomi. Comunque Silvio parlerà dal palco prima di me, io farò la chiusura».Salvini ha preso poi le difese del suo partito: «Mi spiace per il fango ma io sono assolutamente sereno, tranquillo e onesto, chi sostiene il contrario ne risponde ai cittadini e ai tribunali»: il segretario della Lega nord ha commentato così l'iniziativa della difesa di Umberto Bossi, che, nel processo ai vertici del Carroccio sulla presunta truffa ai danni dello Stato, ha avanzato una istanza per coinvolgere nel procedimento i successori del fondatore del movimento nordista. «La Lega è cambiata - ha sottolineato Salvini - quindi il passato va giudicato da chi di dovere. La Lega oggi corre, pulita, trasparente, usa bene i suoi soldi (pochi) che i cittadini ci danno. Del passato non do giudizi, do giudizi sul presente, che per me è un orgoglio».A noi non resta che scoprire quale sarà il futuro, per la Lega così come per la Capitale. (Fonte Askanews)