20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Esclusiva DiariodelWeb.it

La rockstar che canta contro Renzi: «Peggio di Berlusconi»

Il teatro degli orrori, la più nota rock band indipendente italiana, ha scritto nel suo ultimo album «Il lungo sonno: lettera aperta al Pd». La denuncia del frontman Pierpaolo Capovilla contro un partito «che truffa gli italiani»

ROMA«Nel nostro nuovo disco c'è un pezzo che si intitola 'Il lungo sonno: lettera aperta al Partito democratico'. Una cosa è sicura: non suoneremo mai più alle Feste dell'Unità. Ma chi se ne frega, anzi, mi farebbe anche un po' schifo». Il disco in questione è «Il teatro degli orrori», l'ultimo album omonimo, uscito proprio questo mese, del più noto gruppo del rock indipendente italiano. E a raccontare al DiariodelWeb.it la scelta coraggiosa e controcorrente di dedicare esplicitamente un brano alla critica al partito di governo italiano è il suo autore e leader, Pierpaolo Capovilla. «In questo decennio è in atto un processo di autocensura degli artisti, dei letterati, dei musicisti – spiega il 47enne cantante varesotto – Tutti sembrano temere di pestare i piedi al potente di turno. Io non ho paura di nessuno, perché non ho niente da perdere, se non la mia dignità».

Pierpaolo, la tua denuncia è quella di un ex iscritto al Pd.
Non ho più la tessera dal 2010.

Quindi da prima di Matteo Renzi.
Da molto prima. Anche se alle ultime primarie, pur non essendo più iscritto, votai Bersani.

Cosa ti ha convinto che il Pd era cambiato in modo irreversibile?
Il Jobs act, la Buona scuola, l'Italicum, questa specie di nuova Costituzione, la cementificazione del paesaggio... I fatti sono alla luce del sole. Io non sono uno sciocco, come non lo sono neanche molti altri italiani. Per questo non crediamo alla narrazione della realtà che ci viene fatta: falsata e menzognera. Renzi ha davvero cambiato verso, nel senso che ha impresso un'inversione a U a quello che fu il Pci di Berlinguer, trasformandolo in un partito di destra europeo: liberale, liberista e reazionario.

Come ci è riuscito?
Prendendone possesso «manu militari». Con delle primarie aperte, che vennero presentate come il massimo della democrazia, invece fecero solamente sì che a votare andassero cani e porci. E schiacciando il gruppo dirigente precedente, rendendolo minoranza.

Eppure alle famose europee prese il 40,3% dei voti.
Sbandierare continuamente che il Pd è il partito del 40% è una menzogna. Alle europee andarono a votare il 56% degli aventi diritto, che è come dire che Renzi prese il 18% dei consensi degli italiani. E poi le europee sono completamente diverse dalle politiche. Ricordo che il triste anno in cui morì Berlinguer, il Pci vinse le europee e fu l'unica volta in cui superò la Dc. Ma nell'immaginario collettivo, quelle elezioni non valgono niente.

Una capacità di convincimento però gliela riconoscerai. Come quella di Berlusconi...
E peggio. Renzi sta perfezionando il piano piduista e berlusconiano. La truffa, ormai, è definitiva. La Boschi e gli altri ci dicono che la destra e la sinistra non esistono più, ma questa è una balla. La destra esiste eccome, anzi, è egemone nel Paese. E loro ne sono rappresentanti.

Di destre oggi ce ne sono tante.
Dai fascisti militanti romani e napoletani, all'arco parlamentare che va da Forza Italia a Ncd a Fratelli d'Italia alla Lega Nord. Ma non dimentichiamo la destra della società civile: mafia, camorra, 'ndrangheta. Che dovrebbe essere combattuta a spada tratta.

Perché non lo si fa?
Pasolini diceva: «Dobbiamo guardare il nostro Paese ed essere sinceri e franchi con noi stessi». Dobbiamo avere il coraggio di riconoscere che l'Italia è un malato terminale. Quando il medico mi visita, deve essere capace di dire chiaro e tondo che non si tratta di influenza: è cancro. Il nostro medico non vuole vedere la verità delle cose, perché troppo difficile sarebbe la cura.

Il Movimento 5 stelle è un'alternativa possibile?
All'interno ci sono ottime persone e belle idee. Sempre in questo album c'è una canzone, «Lavorare stanca», che parla non della liberazione nel lavoro, vecchio baluardo della sinistra italiana, ma dal lavoro. Ormai la gente vive per lavorare.

Lo ha sostenuto anche Beppe Grillo nella sua festa di Imola, proponendo che si lavori al massimo per quattro ore al giorno.
Su questo sono d'accordo con lui, come sul reddito di cittadinanza. Ma non posso essere d'accordo con la sua scandalosa posizione sugli immigrati, che fa leva sulle paure della gente. Da una parte il M5s accarezza il cervello del Paese, dall'altra ne gratta la pancia. Un partito così è decisamente sospetto.

Hai smontato il Pd, la destra, il M5s. Quindi che soluzioni vedi?
Io non ho risposte politiche. Ma ho fiducia in questo Paese e non mi arrendo. Nella mia vita voglio lottare. Costi quel che costi.