29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
La «sorpresa» del sindaco

Marino ritira le dimissioni: è scontro aperto con il PD

Il sindaco non più dimissionario rischia di trovarsi solo fin da stasera, e nell'impossibilità di varare alcuni provvedimenti cui pure lui teneva molto, come la pedonalizzazione dei Fori Imperiali. E l'opposizione è partita anch'essa all'attacco

ROMA - Il sindaco di Roma Ignazio Marino ci ha pensato per qualche giorno, ha tentennato, è sembrato fare un passo avanti e uno indietro, ma alla fine ha deciso di ritirare le proprie dimissioni. Dopo aver ascoltato ieri sera a casa del vicesindaco Marco Causi le ragioni e i suggerimenti del Commissario del Pd Matteo Orfini, oggi a sorpresa ha deciso di fare di testa sua e di informare fin da stasera, la presidente dell'Assemblea capitolina Valeria Baglio, della sua «intenzione di avere una discussione aperta, franca e trasparente nell'Aula Giulio Cesare».

Pronto al confronto
«Sono assolutamente pronto a confrontarmi con la mia maggioranza - ha aggiunto - a illustrare quanto fatto, le cose positive, gli errori, la visione per il futuro». Marino ha definito l'Aula "un luogo sacro per la democrazia» ed è lì che caparbiamente vuole portare maggioranza e opposizione, caparbiamente, ad un confronto con la città. Il Pd ha reagito immediatamente: in tempo zero sono arrivati gli annunci di dimissioni da parte del vicesindaco Marco Causi, dell'assessore ai Trasporti Stefano Esposito, dell'assessore al Turismo Luigina Di Liegro, dell'assessore all'Istruzione Rossi Doria, dell'assessore ai lavori Pubblici Maurizio Pucci, con cui Marino ha visitato negli ultimi giorni i primi cantieri ultimati in vista del Giubileo. Anche l'assessore alla Trasparenza Alfonso Sabella ha annunciato che darà le sue dimissioni, ma dopo la Giunta convocata per le 19.30 «per senso di responsabilità rispetto alla città», e così sembra che farà anche l'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, che al momento però ha fatto sapere di essere ancora al lavoro.

Il sindaco da solo
Il sindaco non più dimissionario, quindi, rischia di trovarsi solo fin da stasera, e nell'impossibilità di varare alcuni provvedimenti cui pure lui teneva molto, come la pedonalizzazione dei Fori Imperiali. E l'opposizione è partita anch'essa all'attacco del colle del Campidoglio: «Milioni di persone tenute in ostaggio da un Marziano: ma siamo a Roma o in una puntata del telefilm di fantascienza i Visitors?», twitta la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, mentre l'ex sindaco della capitale Gianni Alemanno rincara la dose: «Il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco Marino - scrive in una nota - è lo squallido risultato di un braccio di ferro tra il Partito Democratico che vuole uccidere politicamente il suo candidato e un sindaco che le prova tutte pur di vendicarsi e ottenere qualcosa in cambio». Si attendono, dunque, le contromosse dei consiglieri del Pd, cui non rimane che la strada delle dimissioni di massa per permettere alla linea del partito prevalere rispetto a questa decisione attesa quanto indesiderata del sindaco non più uscente.




(con fonte Askanews)