28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Il sindaco uscente in conferenza stampa

Marino: Non ho mai usato denaro pubblico a scopo privato

Quegli esposti sono stati scritti da «persone in malafede o ignoranti», afferma Ignazio Marino, che spiega che ha deciso di indire la conferenza stampa per spiegare ai romani che «Ho deciso di dimettermi perché ho estremo rispetto dell'autorità giudiziaria auspicando di presentarmi davanti all'autorità giudiziaria da dimissionario»

ROMA - «Voglio dire due parole sugli esposti presentati dal M5S e da Alleanza Nazionale - Fratelli d'Italia. Sono vergognosi. Sono scritti o da persone in malafede o da persone ignorantI». Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino, nella conferenza stampa convocata stamattina in Campidoglio. «Non ho mai usato denaro pubblico a scopo privato semmai il contrario. A New York ho incontrato chi si occupa di housing sociale al termine della mia vacanza estiva e anche se gli incontri erano istituzionali mi sono pagato l'albergo da solo», spiega ancora il sindaco uscente.

La questione della tintoria
In uno degli esposti presentati «c'è scritto che il sindaco avrebbe usato risorse pubbliche per la tintoria. La tintoria - ha spiegato Marino - non è dei miei abiti, ma è stata usata per lavare gli abiti storici dei trombettieri di Vitorchiano che hanno accolto dei capi di stato venuti in Campidoglio»«Ringrazio l'autorità giudiziaria per avermi ascoltare. Non sono iscritto al registro degli indagati. Sono entrato in procura da persona informata dei fatti e ne sono uscito cone persona informata dei fatti», spiega il sindaco. 

Chiarezza sugli scontrini
«Abbiamo deciso di tenere questa conferenza - ha detto ancora Marino - perché volevo parlare ai romani spiegando che il 12 di questo mese ho firmato la lettera di dimissioni in seguito a esposti presentati da alcune forze politiche come M5S e FdI in relazione a vicende che mi riguardano. Ho deciso di dimettermi perché ho estremo rispetto dell'autorità giudiziaria auspicando di presentarmi davanti all'autorità giudiziaria da dimissionario». La risposta del sindaco arriva in relazione all'incontro di ieri della durata di cinque ore a Piazzale Clodio con i pm in cui il sindaco era chiamato a fare chiarezza sulla questione degli scontrini. Il sindaco è stato ascoltato dal pm Roberto Felici in merito all'inchiesta sulle spese di rappresentanza affrontate dal sindaco con la carta di credito del Campidoglio dopo gli esposti presentati dal Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia.