Fondo sanitario da 111 miliardi. Regioni: «Troppo poco»
E' la cifra emersa dal confronto a Palazzo Chigi tra il Governo e l'ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni svoltosi oggi: maggiore rispetto ai 110 miliardi di euro stanziati per quest'anno, ma comunque inferiore ai 113 miliardi indicati dall'intesa del luglio scorso
ROMA - Nel 2016 le Regioni avranno a disposizione 111 miliardi di euro per alimentare il fondo sanitario nazionale. E' la cifra emersa dal confronto a Palazzo Chigi tra il Governo e l'ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni svoltosi oggi: maggiore rispetto ai 110 miliardi di euro stanziati per quest'anno, ma comunque inferiore ai 113 miliardi indicati dall'intesa del luglio scorso in Conferenza Stato-Regioni. Troppo pochi, hanno ribadito oggi le Regioni. Il Governo con il Patto per la Salute lo scorso anno si era infatti impegnato a destinare alla Sanità 5 miliardi in più per i due anni a venire: 2 per il 2015 e 3 per 2016. Ad oggi lo stanziamento per il 2015 è stato azzerato, mentre sul 2016 la proposta del governo e' 111 miliardi, quindi un solo un miliardo in più.
Chiamparino batte cassa
«Sono indispensabili ulteriori risorse», ha denunciato oggi il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, sottolineando che «servono almeno 2 dei 3 miliardi previsti di aumento del Fondo». Il problema è far fronte alle spese sempre più alte, alle richieste di accesso ai farmaci innovativi, all'implementazione dei livelli essenziali di assistenza e al rinnovo dei contratti.
Toti: Stiamo parlando di briciole
E poi resta da affrontare il maxi taglio da 2,2 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla manovra del Governo Monti, andrà ad impattare nel 2016 sui bilanci delle Regioni, azzerando di fatto le spese extra sanità. Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e vice segretario del Pd, Debora Serracchiani, ha spiegato che che «stiamo lavorando con il governo e nelle prossime ore cercheremo di sciogliere alcuni nodi. Il ragionamento è aperto. Le Regioni hanno proposto un lavoro importante sui costi standard, vedremo». Sulla sponda politica opposta il presidente della Regione Liguria e consigliere politico di FI, Giovanni Toti. «Il fondo è più vicino ai 111 mld che ai 112 mld, spero che qualche cosa possa essere guadagnato, stiamo parlando però di briciole. Il governo - ha aggiunto Toti - si è preso qualche ora per i conti complessivi della manovra, vedremo quali saranno alla fine i definitivi saldi».
Lorenzini: Stop agli sprechi e reinvestire i risparmi in sanità
Alla luce dei fatti, e dei fondi, le priorità del ministro Lorenzin restano l'applicazione dei nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) e la stabilizzazione di almeno una buona parte dei precari del comparto sanità. La parola d'ordine continua ad essere razionalizzazione della spesa e stop agli sprechi. I risparmi ottenuti - ribadisce il ministro - andranno reinvestiti in salute.
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