18 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Matteo Renzi è davanti a un mucchio di cocci

Marino si dimette e la stampa estera gli da del "marziano"

Le dimissioni di Marino non hanno suscitato all'estero troppo clamore. Ecco come la rassegna stampa internazionale descrive i fatti della Capitale

ROMA - Nonostante il Giubileo alle porte, la notizia delle dimissioni del sindaco di Roma Ignazio Marino non ha fatto breccia sulle prime pagine dei giornali stranieri, che hanno dedicato alla crisi romana poco più che pezzi di cronaca. «L'uscita di scena del cacciatore di mafiosi» è il titolo più azzardato fra quelli in rassegna. Il quotidiano tedesco Die Welt scrive infatti come il sindaco di Roma sia inciampato in un «banale pretesto», ma che «la causa reale è probabilmente un'altra». Il giornale evoca poi «caos e problemi di sicurezza nella capitale causati dall'afflusso massiccio di turisti per il Giubileo».

Renzi davanti a un mucchio di cocci
Molto più anonimi tutti gli altri titoli in rassegna: «Il sindaco di Roma si dimette», titola la Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung), spiegando che il sindaco è stato abbandonato dal suo stesso partito, ma aggiungendo come adesso anche Renzi si trovi «di fronte a un mucchio di cocci». Il francese le Monde riassume lo scandalo delle spese di rappresentanza che hanno portato Ignazio Marino a dimettersi ma pone l'accento sul messaggio del sindaco, nel quale si sottolinea la perdita del sostegno della sua formazione politica, il Partito democratico.

Un marziano a Roma
Il New York Times glissa sulla scandalo che ha coinvolto il grande amico del sindaco della Grande Mela Bill de Blasio, mentre il Washington Post scrive dell' «epilogo di una campagna durata mesi da parte di oppositori interni ed esterni al partito democratico che lo hanno obbligato a dimettersi». Più attento al sentire dei cittadini romani, il quotidiano spagnolo El Pais scrive come «alla fine, il maggior nemico politico di Ignazio Marino sia risultato lui stesso». Il sindaco è riuscito infatti a «distruggere in un paio di settimane l'unica virtù che gli riconoscevano anche i suoi avversari: l'onestà. Due inesattezze puerili in confronto alle enormi infiltrazioni mafiose sopportate da anni da Roma lo hanno obbligato a dimettersi", continua il giornale spagnolo, che spiega anche l'ultima uscita «eccentrica» di Marino, quella dell'opzione dei 20 giorni e ricorda che «molto cittadini lo considerano, parafrasando il titolo di Ennio Flaiano, come un marziano a Roma». (Fonte Askanews)