20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Salvini è pronto per il sit-in davanti Montecitorio

«Invece di occuparsi della legge Fornero, Renzi pensa ai matrimoni gay»

La Lega Nord e il M5S sono più vicini che mai: entrambi protestano contro il decreto legge pensioni approvato ieri alla Camera

ROMA – La Camera ha approvato il decreto legge pensioni, emanato in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco dell’indicizzazione realizzato dal governo Monti. Il decreto deve ora passare l’esame del Senato, ma le opposizioni sono pronte a scendere in piazza. La Lega Nord e il M5S combattono oggi dalla stessa parte…

Oggi sit-in della Lega Nord a Montecitorio, presente anche Salvini
Questo pomeriggio, alle ore 15.30 in piazza Montecitorio, si svolgerà il sit-in dei parlamentari della Lega Nord contro il decreto sulle pensioni approvato dalla Camera. Sarà presente anche il segretario federale, Matteo Salvini. Il leader del Carroccio parla chiaro: "Renzi da un anno e mezzo dorme su una delle leggi più infami approvate dal Parlamento, la legge Fornero. Ci sono tantissime proposte per superarla, migliorarla, cancellarla - anche da parte della sinistra -, ma Renzi preferisce occuparsi di altro, ora passa ai matrimoni gay». La lega Nord aveva già presentato ricorso alla Corte di Giustizia europea contro legge Fornero, il blocco delle rivalutazioni e l'elemosina che il fenomeno di Firenze sta elargendo a qualcuno, neanche a tutti, per agosto

Renzi è il cagnolino della Merkel
Il deputato leghista Roberto Simonetti, relatore di minoranza del decreto pensioni, ha annunciato in Aula questa mattina il voto contrario della Lega Nord al provvedimento del governo Renzi. «Il mancato adeguamento delle pensioni è un'offesa ai pensionati», si legge sul comunicato pubblicato sul sito ufficiale del partito: Renzi, invece di tagliare gli sprechi dei ministeri, ha preferito colpire le pensioni, pur di non scardinare l'odioso vincolo del tre per cento imposto da un'Europa che fa comodo solo alla Germania. E la crisi greca lo sta dimostrando. Secondo il premier, il Paese è «fuori dalla linea del fuoco», eppure continua a sottostare a parametri imposti in altri periodi storici, oggi anacronistici, sacrificando gli anziani, invece di tagliare gli sprechi dello Stato centrale. La fine del patto di stabilità e della dittatura dei vincoli è il grande obiettivo mancato di un premier che vive solo di slogan e che - anche di fronte a un'Europa che frana - si ostina a scodinzolare alla corte della Merkel: è la tesi della Lega Nord, riportata sul comunicato firmato da Simonetti.

M5S: Il governo italiano si è inginocchiato davanti alla Troika
Sullo stesso fronte anche il M5S, estremamente vicino alla posizione della Lega Nord. «Questo decreto dà poco a pochi e niente a molti. Mentre i greci riprendono in mano la propria sovranità e il proprio destino, il Parlamento italiano è umiliato nel discutere e nel votare un'elemosina che viola i diritti dei pensionati, una mancetta su cui è impresso evidente il marchio di quell'austerity che sta distruggendo l'Europa»: rilanciano i deputati grillini, contrari al provvedimento sul rimborso delle pensioni. Il M5S aveva approntato una proposta che restituiva in modo molto più equo l'indicizzazione persa, salvando anche la solidarietà intergenerazionale. «Il governo italiano, invece, si è inginocchiato di fronte al totem della Troika, quel totem che in queste ore i cittadini greci si preparano a buttar giù a colpi di democrazia e partecipazione", hanno concluso i Cinquestelle, mai così vicini alle tesi della Lega Nord.