17 agosto 2025
Aggiornato 10:30
Area popolare su legge elettorale

Buttiglione: è giunto il momento di cambiare le istituzioni

«Per 20 anni abbiamo detto al popolo italiano che le istituzioni del nostro Paese dovevano essere cambiate e non lo abbiamo mai fatto», è arrivato il momento di farlo. Così Rocco Buttiglione, vicepresidente vicario del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc), nel suo intervento in aula alla Camera, annunciando il voto favorevole del gruppo.

ROMA (askanews) - «Il problema che abbiamo oggi di fronte non è quello della bontà o meno della legge elettorale. Al primo passaggio alla Camera io questa legge elettorale non l'ho votata e le mie perplessità sui contenuti non sono state superate. Oggi, però, il problema è diverso, è tutto politico: per 20 anni abbiamo detto al popolo italiano che le istituzioni del nostro Paese dovevano essere cambiate e non lo abbiamo mai fatto. Ebbene oggi abbiamo la possibilità di decidere, e non possiamo più permetterci di dilazionare ancora il tempo e rimandare». Così Rocco Buttiglione, vicepresidente vicario del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc), nel suo intervento in aula alla Camera, annunciando il voto favorevole del gruppo.

Approvare riforma per rapporto governanti-governati
«Se vogliamo ricostruire il rapporto fra governanti e governati che si è interrotto dobbiamo approvare questa riforma adesso. Del resto se votassimo contro, se la legge non fosse approvata e il governo cadesse andremmo a nuove elezioni. Con quale risultato? Dalle urne uscirebbe un'Italia ingovernabile, l'unica forma di governo ssarebbe, forse Renzi-Berlusconi, cioè un gioverno lacerato da contraddizioni insanabili, e una legislatura che durerebbe poco aprendo poi il cammino a pericolose derive autoritarie. Questo lo può desiderare solo chi vuole arrivare al potere sulle macerie della democrazia».

Non c'è tempo: approvare subito l'Italicum
«Diversamente, l'unica certezza che avremmo - spiega Buttiglione - è che in questa legislatura, nessuna riforma istituzionale sarebbe approvata, con risultati del tutto imprevedibili. Nella politica il tempo è tutto e se avessimo tempo direi ricominciamo da capo. Ma dato che questo tempo non c'è, dico approviamo subito l'Italicum». «Certo è che io, e il mio gruppo, - continua Buttiglione - avremmo preferito che la fiducia non fosse stata messa. Qualcuno dei nostri è stato in dissenso con la decisione del gruppo e rispettiamo la loro posizione. Ricordiamoci però che se siamo arrivati al voto di fiducia la colpa è del governo ma anche dell'opposizione che ha voluto il voto segreto».

Grande sfida per il centrodestra
E conclude: «Ad ogni modo questa legge elettorale costringe il centrodestra a raccogliere una grande sfida, dimostrare di non essere più il partito di Berlusconi, di saper voltare pagina e di essere in grado, con la forza delle idee, di contendere la guida del Paese al Pd. Siamo all'altezza di questa grande sfida? L'Italicum ci costringe a misurarci con tale interrogativo. Fermo restano che le leggi elettorali nessuno sa come funzioneranno, neanche coloro che quelle leggi le hanno scritte».