20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Il senatore di Area popolare ammonisce il governo

Sacconi: «Non prevalga il corporativismo sui buoni obiettivi»

"Le riforme del lavoro e della 'buona scuola' si ispirano a criteri condivisibili, ma i testi sono da correggere e le pressioni del Pd vanno nella direzione sbagliata", ha dichiarato il senatore di Area popolare.

Roma (askanews) - «Le riforme del lavoro e della 'buona scuola' si ispirano a criteri condivisibili come l'integrazione tra apprendimento teorico e pratico, il riconoscimento dell'apprendistato duale come canale educativo, l'orientamento delle attività scolastiche a risultati verificabili, la valutazione delle scuole e dei docenti, il potere organizzatorio dei dirigenti scolastici, l'inserimento nell'organico dello Stato dei docenti effettivamente necessari e che hanno maturato il relativo diritto, la piena libertà della scelte educative». Lo ha scritto il senatore Maurizio Sacconi (Ncd-Area popolare) nella sua rubrica «Ve lo dico alle sei» pubblicata sul sito dell'Associazione Amici di Marco Biagi.

Sacconi: Attenzione al fantasma del corporativismo
«I testi - ha aggiunto - non sono perfettamente conseguenti a questi indirizzi e meritano correzioni. Ma la pressione emendativa che viene espressa dal partito dello stesso Presidente del consiglio sembra andare nella direzione opposta perché, come per l'albero di Bertoldo, non si trova mai il modo giusto di avviare una vera attività di valutazione sui singoli con i conseguenti effetti sulla struttura della retribuzione, di fare del vecchio preside o direttore didattico un vero 'dirigente', di compiere scelte che integrino davvero scuola e lavoro. Il pericolo concreto - ha concluso Sacconi - consiste in mediazioni pasticciate tra buoni obiettivi e cattivi modi di perseguirli. Il corporativismo potrebbe essere il vero vincitore della partita».

Santerini: Renzi migliori il ddl sulla scuola
Alle sue parole fanno eco quele della deputata Milena Santerini,esponente di Democrazia Solidale e capogruppo 'Pi-Cd' in commissione Cultura: «Accogliamo con favore l'apertura del presidente Renzi a migliorare il ddl scuola», ha dichiarato. «Abbiamo presentato una serie di emendamenti - ha aggiunto poi - che ci auguriamo vengano accolti. Siamo d'accordo sulla centralità dell'autonomia delle scuole, purché le azioni di sistema di carattere generale, come l'innalzamento della qualità delle competenze, la riduzione delle disuguaglianze tra le scuole o la lotta agli abbandoni, siano assunte responsabilmente dall'amministrazione centrale, altrimenti le scuole avrebbero più compiti ma si troverebbero sprovviste dei mezzi per realizzarli».