6 ottobre 2024
Aggiornato 21:30
Renzi accellera la scelta

Delrio in pole per le infrastrutture

Graziano Delrio diventerà con ogni probabilità nelle prossime ore il nuovo ministro delle Infrastrutture al posto di Maurizio Lupi, mettendo fine all'interim assunto dieci giorni fa dal premier Matteo Renzi. Lotti probabile numero due a Palazzo Chigi, tensione con Ncd su Quagliariello.

ROMA (askanews) - Graziano Delrio diventerà con ogni probabilità nelle prossime ore il nuovo ministro delle Infrastrutture al posto di Maurizio Lupi, mettendo fine all'interim assunto dieci giorni fa dal premier Matteo Renzi. L'indiscrezione, pubblicata dal quotidiano la Repubblica, ha trovato conferma da autorevoli fonti di governo. La giornata di oggi servirà a Renzi a per decidere se proporre al presidente della Repubblica Sergio Mattarellla la sola nomina per le Infrastrutture o procedere contestualmente alla soluzione anche delle altre caselle di governo libere: il ministero degli Affari Regionali liberato dalle dimissioni di Maria Carmela Lanzetta e l'assegnazione delle deleghe che Delrio attualmente detiene a palazzo Chigi, a partire dalla segreteria del Consiglio dei ministri e della gestione dei fondi Ue.

Per quanto riguarda la scelta del nuovo numero due di palazzo Chigi e del Governo Luca Lotti, già sottosegretario alla Presidenza, ha le maggiori chance. Ma difficilmente se prenderà il posto di Delrio potrà mantenere le sue attuali deleghe, fra le quali vi è la sensibilissima delega sull'Editoria. E' possibile che il trasferimento di Delrio a Porta Pia possa portare a un nuovo ingresso a palazzo Chigi, con Matteo Richetti - emiliano come Delrio - in prima fila, anche a riequilbrare l'immagine di Giglio magico che altrimenti risulterebbe quasi esclusiva nella sede del Governo. Non è esclusa una redistribuzione di deleghe fra gli attuali sottosegretari Chigi e la ministro Maria Elena Boschi che già ha la responsabilità dell'attuazione del programma del Governo. Si tratta comunque di scelte interne all'inner circle renziano che non destano preoccupazione a palazzo Chigi.

Più complicato il puzzle sul ministero che fu di Lanzetta. Renzi lo ha offerto a Ncd a «compensazione» delle Infrastrutture ma ha chiesto di indicare una donna, per non ridurre ancora di più la "quota rosa" dell'esecutivo già ridimensionata dalla staffetta Mogherini alla Farnesina. Angelino Alfano e i neocentristi, almeno finora, hanno opposto l'indicazione di un solo nome, maschile: Gaetano Quagliariello. Con la richiesta di assegnare a questo ministero che la coesione territoriale e i fondi Ue gestiti finora da Delrio. Nodi da sciogliere in giornata, con Renzi determinato ad insediare comunque il nuovo ministro delle Infrastrutture entro Pasqua.