Berlusconi: «Amato for President»
L'ex Premier in un'intervista al Corriere della Sera: «No a Veltroni, Fassino e Prodi. Serve una persona che non sia di parte, un Presidente che rappresenti il popolo italiano»
ROMA - «Il Paese vive una situazione preoccupante che non so quanto venga percepita fino in fondo. Siamo in un sistema politico che non è democratico, siamo in presenza di una crisi economica strutturale. E nel bel mezzo di questo contesto cade l'elezione del nuovo capo dello Stato. Perciò credo che si debba mettere subito in sicurezza la massima carica dello Stato» e va fatto «insieme». Lo dice Silvio Berlusconi in un'intervista al Corriere della Sera.
NO A VELTRONI, FASSINO E PRODI - Secondo il leader di Forza Italia l'elezione del successore di Napolitano deve precedere il percorso sulle riforme e nella scelta, dice «credo non si possa prescindere da una scelta condivisa sul presidente della Repubblica, così da garantire un minimo di equilibrio e - mi permetto di aggiungere - di credibilità istituzionale», perciò serve «una persona che non sia di parte, che non venga da una parte sola. Questo è il mio auspicio». Ossia niente Veltroni o Fassino e meno che mai Prodi... «già mi vuole tanto male, e quindi vorrei evitare di dire cose che potrebbero peggiorare ancor di più i nostri rapporti. Se penso al caso De Gregorio...».
Per Berlusconi «Amato invece rientra in quel profilo» superpartes di un «presidente della Repubblica che rappresenti il popolo italiano».
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